Avezzano – Una Città leggermente ‘più giovane’ rispetto all’età media della popolazione abruzzese, nella quale tornano a crescere in modo significativo i matrimoni – che nel 2015 hanno registrato un repentino aumento dopo una fase di costante calo, con un + 85 rispetto al 2014 – ma anche divorzi (+ 161) e separazioni (+ 22).
Torna a crescere anche la popolazione residente, che tocca quota 42.603 abitanti, malgrado il saldo demografico ancora negativo, grazie anche alla presenza di stranieri residenti, in lieve costante aumento, in linea con il trend nazionale.
Cresce la frazione di Caruscino e torna a crescere Castelnuovo, dopo una fase di spopolamento della frazione. Tra le frazioni, San Pelino si conferma il centro più popoloso – sebbene con un calo generale, come a Cese – della popolazione residente.
Ad Avezzano resta alta la concentrazione dei residenti in alcune strade – via Saragat; via La Malfa; via Pio La Torre; via Togliatti – anche a causa dell’assetto urbanistico realizzato. Le strade della Pulcina si confermano le più popolose, primato che, per quanto riguarda il centro della città, detiene via Marruvio, seguita da via Vidimari.
Aumenta la popolazione nelle fasce d’età: 54-58; 59-63 e soprattutto 69-73; un picco inusuale si rileva nella fascia d’età 6-10, a fronte di un marcato calo nelle fasce 0-2; 3-5. Tra gli anziani, cinque tra centenari e ultracentenari.
E’ la fotografia offerta dalla relazione annuale sulle caratteristiche demografiche della città di Avezzano, sulla base dei dati estrapolati dai registri di Anagrafe e Stato civile del Comune, curata dall’arch. Massimo De Sanctis e presentata nella sala consiliare del Comune di Avezzano dal sindaco Giovanni Di Pangrazio con l’assessore Alessandra Cerone e il consigliere Rocco Di Micco, presidente della IV Commissione consiliare – Servizi Sociali.
“ Sono dati preziosi che forniscono indicazioni essenziali per l’attuazione di politiche socio-economiche aderenti alle reali necessità della popolazione”, ha spiegato l’assessore Alessandra Cerone, ringraziando l’arch. Massimo De Sanctis e gli uffici che hanno cooperato alla realizzazione del documento,“ A Cese, ad esempio, dove la popolazione residente è prevalentemente composta da adulti e anziani, le esigenze maggiori riguardo ai servizi sono diverse rispetto ad altre zone della città dove è più marcata la presenza di famiglie con bambini. Questo lavoro offre gli strumenti utili a programmare e posizionare i servizi in modo ottimale”.
I numeri tratteggiano una distribuzione della popolazione per nuclei familiari peculiare: si confermano prevalenti i nuclei familiari composti – almeno sulla carta – da una o due persone. Una realtà meritevole di una più approfondita analisi sociologica, utile certamente a ‘depurare’ le percentuali dall’incidenza delle ‘necessità fiscali’ dalle quali potrebbe derivare una rilevante componente del dato.
Interessanti elementi anche dall’analisi dei dati relativi ai residenti stranieri: gli immigrati di sesso maschile sono in netta prevalenza tra i cittadini provenienti da Marocco ( 63,23%); Tunisia (70,73); Egitto (75,00%); Algeria (83,33%); Bangladesh (72,73%); Pakistan (90,43%); Kosovo (66,67%). Inversione di tendenza, con le donne in prevalenza netta, tra gli immigrati da Ucraina (77,16%); Bulgaria(85,22); Polonia(80,00%); Georgia (78,72%); Russia ( 77,42%) Lituania ( 88,89%); Brasile ( 83,33); Venezuela ( 91,67%); Filippine ( 75,00%). In totale gli immigrati costituiscono l’8,53% dei residenti avezzanesi. Aumentano anche i residenti all’estero.