Avezzano – Era novembre quando a Palazzo Torlonia il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso dichiarò – per la gioia dei dipendenti – che entro dieci giorni avrebbe preteso dai commissari una relazione che illustrasse l’andamento della liquidazione in modo da porre subito rimedio e risanare lo stato del Crab.
“Di giorni ne sono passati 150 – commentano amaramente i consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi – eppure nulla è cambiato. Ci risparmiamo di rifare la litania delle perdite gravissime di questo territorio, ma non se ne può più davvero”.
“È utile ribadire – continuano – che la provincia non ha partecipato alla decisione scellerata che ha decretato la messa in liquidazione. Nello stato di “liquidazione” l’attività è davvero difficile e ancor più partecipare a bandi che porterebbero linfa al Crab. Nulla all’orizzonte della sperata legge regionale che pure era stata abbozzata unanimemente in Consiglio Provinciale tre anni fa. La provincia, non ha condiviso la messa in liquidazione e tantomeno la nomina di ben 4 liquidatori con i relativi compensi. Peraltro, a due anni dalla nomina dei liquidatori zero risultati. Per giunta i liquidatori non hanno instaurato con i revisori un clima costruttivo, come auspicabile, anche in considerazione che si maneggia denaro pubblico. Se nel bilancio regionale non c’è traccia della Ricerca e lo scopo delle nomine non è compensazione elettorale, non si comprende qual è il beneficio per i cittadini e per i dipendenti”.
“Consiglieri regionali marsicani fatevi sentire” concludono i due consiglieri -; e pure il Presidente della Provincia faccia sentire la sua voce e pretenda chiarezza per il bene dell’agricoltura, per il bene del personale che è altamente specializzato, ma ora più che altro è demoralizzato, e per bene del territorio marsicano e regionale tutto che può usufruire di servizi preziosi senza rivolgersi altrove. Che il Crab non sia l’ennesimo esempio di cecità regionale”.