Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione uno strumento che consente alle donne che hanno subito violenza e si trovano in momentanea difficoltà finanziaria, di chiedere il microcredito sociale di libertà, un prestito rimborsabile a tasso zero, fino ad un importo massimo di 50.000 euro, per l’avvio o lo sviluppo di un’attività d’impresa.
Il Microcredito di Libertà promuove l’inclusione sociale e finanziaria delle donne che hanno subito violenza, agendo su quella particolare forma che è la violenza economica, ovvero il controllo esercitato sull’autonomia di una persona, al fine di renderla completamente dipendente da sé, come accade quando un uomo impedisce alla donna di lavorare, di gestire il suo denaro, o la costringe a sottoscrivere impegni economici.
La misura, destinata a donne assistite dai Centri Anti Violenza oppure ospiti delle Case Rifugio, prevede anche l’assistenza gratuita di un tutor di microcredito sia nella fase di definizione del progetto imprenditoriale che in quella della restituzione del finanziamento. Soggetto gestore della misura è l’Ente Nazionale per il Microcredito. Non c’è una scadenza per la presentazione delle domande.
Fonte: FIRA