Tagliacozzo – E’ il testimonial naturale di quanto la corsa possa catturare e diventare parte fondamentale delle abitudini quotidiane, alimentando legami ed inseguendo obiettivi piccoli e grandi, correndo solo per se stessi.
Domenico Anzini, 77 anni di Poggio Filippo (frazione di Tagliacozzo), domenica si presenterà ancora una volta ai blocchi di partenza della Ventiduesima Edizione dell’Acea Maratona di Roma: una totem della manifestazione dal momento che ha preso parte a tutte le sue edizioni. Correrà come sempre con la maglietta azzurra della Pizzeria del podista del cugino Domenico Scipioni, anche lui abituale protagonista della Maratona di Roma
Domenico (Mimmo per gli amici) , alpino, correva in bicicletta fino a quando non scoprì il podismo. Ed è proprio in questo passaggio che emerge tutta la sua personalità: in una crono scalata da Tagliacozzo a Poggio Filippo – una delle sue ultime gare – gli si ruppe il cambio e perse molte posizioni. Da quel momento si diede alla corsa, dove “contano solo le proprie forze”.
In occasione del ventennale della manifestazione, Domenico era tra gli invitati speciali in Campidoglio: con timidezza e orgoglio ammirava l’Aula Giulio Cesare, con pudore, quasi controvoglia ma intimamente contento, accettò di sedersi per le foto ricordo. Con lui, tra allenamento e maratona ufficiale, si mobilita tutta la famiglia: la moglie Giovanna, le tre figlie laureate Cinzia, Manuela e Arianna che gli hanno riempito quella vita che lui, mentre corre, ripercorre con la mente, metro dopo metro, eludendo le trappole dei sampietrini e seguendo il suo ritmo.
Perchè Domenico, tra le sue tante passioni, ha anche la poesia. A volte ispirata proprio dai suoi pensieri che prendono vita mentre corre.