Avezzano. La chiamata è arrivata al 112 intorno alle 21.30. Un giovane, poco più che diciottenne, era davanti la chiesa del paese. Tra le mani aveva un coltello da cucina con una lama lunga 30 centimetri. Gridava, disperato, minacciando di togliersi la vita tagliandosi la gola.
Sono stati attimi di grande paura, a Cese, la frazione di Avezzano, in quella che sarebbe dovuta essere solo una delle tante sere d’estate passate con gli amici nella piazza del paese. Per fortuna, grazie al sangue freddo di due carabinieri e due agenti di polizia, un giovane è ora salvo. Si trova in ospedale, dove riceverà tutte le cure del caso.
Il ragazzo è stato notato proprio fuori la chiesa. In piazza c’erano molte persone, alcune sedute davanti al bar. Sul posto è arrivata una pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia di Avezzano che ha subito richiesto l’intervento di un’ambulanza. In ausilio, dopo pochi minuti, è arrivata la pattuglia della squadra volante del commissariato di Avezzano.
Il ragazzo era evidentemente fuori di sé e si puntava continuamente il coltello alla gola. C’è stata una trattativa durata diverso tempo con i carabinieri che provavano a distoglierlo dalle sue intenzioni. Mentre i militari tenevano sott’occhio il giovane, i poliziotti senza farsi vedere hanno fatto il giro della chiesa, arrivandogli alle spalle. A quel punto un agente è riuscito a raggiungerlo a piedi, da dietro e con uno scatto, grazie allo spray al peperoncino, ormai in dotazione delle forze dell’ordine già da diverso tempo, è riuscito a immobilizzarlo, impedendogli di farsi male.
Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Avezzano. A quel punto è arrivata l’ambulanza e i sanitari hanno preso in carico il giovane che ora riceverà tutte le cure necessarie.