Avezzano – All’epoca dei fatti non era capace di intendere e di volere: questa la motivazione con cui il giudice del tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, ha assolto una donna rumena, difesa dall’avvocato Mario Del Pretaro, dall’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Secondo la tesi sostenuta dal PM Lara Seccacini, a partire dagli ultimi mesi del 2017, l’imputata avrebbe sottoposto a vessazioni, minacce e violenze il compagno, i figli, la suocera e anche la cognata. In un’occasione, dopo aver scaraventato sedie e pentole sui mobili della casa coniugale, così da danneggiarli, avrebbe iniziato a colpire con calci e pugni il marito.

Nel gennaio 2018, senza alcun motivo, avrebbe aggredito il compagno che aveva in braccio il figlio minore, lo avrebbe insultato e poi avrebbe colpito con calci e pugni la cognata afferrandola per il collo. Neanche l’anziana suocera sarebbe stata risparmiata: le avrebbe infatti sferrato un violento schiaffo, rompendole anche gli occhiali da vista. Il compagno, intervenuto in difesa delle due donne, sarebbe stato minacciato con un coltello. A seguito dell’intervento delle assistenti sociali, avrebbe minacciato che, nel caso in cui le fossero stati tolti, avrebbe ammazzato i figli. Minaccia, questa, pubblicata anche su facebook un anno prima.
Lo scorso mese di giugno, una perizia psichiatrica, effettuata dal dottor Paolo Pomero e disposta dal giudice Minotti, aveva stabilito che la donna, pur essendo ad oggi in grado di partecipare alle udienze, all’epoca dei fatti era incapace di intendere e di volere.
Con la sentenza, il giudice ha disposto per la donna la libertà vigilata con l’obbligo di curarsi.