Abruzzo – È stato realizzato il censimento della popolazione di camoscio appenninico nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si sono quindi conclusi i conteggi in simultanea del camoscio appenninico, sui principali massicci montuosi della catena del Gran Sasso, realizzati grazie alla collaborazione del personale dei Carabinieri Forestali del Parco e al contributo dei collaboratori contrattualizzati nell’ambito dei progetti ministeriali afferenti alla Direttiva Biodiversità EX CAP 1551.
Il monitoraggio costante della popolazione di Rupicapra pyrenaica ornata nel Parco consente di rilevare annualmente i dati inerenti la consistenza numerica, le classi di età ed il tasso di sopravvivenza al primo anno di vita dei camosci. Sulla catena del Gran Sasso il numero minimo di individui presenti è di circa 1250 individui, (conteggio autunno 2022).
Questa specie, particolarmente rara e protetta, è stata salvata dall’estinzione grazie a specifici progetti LIFE che, negli ultimi 30 anni, hanno permesso di aumentarne l’areale di distribuzione e la consistenza numerica, a seguito delle reintroduzioni realizzate nelle aree protette del Parco Nazionale della Maiella, del Gran Sasso e Monti della Laga, dei Sibillini e del Parco Regionale Sirente Velino dove la specie si era estinta in epoca storica. Attualmente si stima una popolazione di camoscio appenninico di circa 3800 individui presente sui massicci montuosi delle cinque maggiori aree protette dell’Appennino Centrale.
Fonte: Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga