Una Pasqua nella guerra non può tappare le ali alla fantasia rigeneratrice dei bambini. I loro pensieri saranno germoglio di solidarietà, fucina di libertà, sogno di un’unica figliolanza nell’amore.
Spetta a noi adulti dare ascolto alla loro voce per un dialogo trasformativo capace di coinvolgere le nostre coscienze prendendoci cura dei loro sguardi tramite la pratica della cura. Solo in questo modo sarà possibile forgiare un paradigma culturale capace di generare, nel dialogo tra le generazioni, la speranza di un mondo migliore.
A tutti i bambini dedico questi brevi versi.
Aprile
Aprile corre felice
Tra i peschi in fiore
E avvolge in nuvole d’oro
Di rondini i garruli stridi.
Ruba una goccia di rugiada
Alla primula in bocchio.
Infine, chiuso tra le mani
Di un bimbo, sussurra
Parole profumate di primavera:
“Svegliati e sii felice,
in questo giorno
è risorto il Signore.
La terra esulta d’amore.
La Pasqua vive nel tuo cuore
Poiché il tuo cuore è innocente”.