Nell’Atto di indirizzo sulle politiche fiscali tanto spazio anche al gioco: le novità

Ormai è ufficiale: l’atto di indirizzo sulle politiche fiscali per il triennio 2020-2022 è stato firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, che ha dato così vita ad una vasta ed ampia attività di revisione di tutta la struttura funzionale e organizzativa dell’Amministrazione fiscale. Un documento fondamentale e fondativo per il MEF, in cui viene spiegato tutto l’intento del governo sul fronte economia d qui al prossimo biennio. Protagonista, con importanti novità di monitoraggio e controllo, anche il gioco italiano. Una serie di azioni volte a migliorare, nel giro di non più di tre anni, la performance dell’Amministrazione Finanziaria, per lenire gli effetti negativi che l’emergenza del Coronavirus ha riversato nell’economia e nelle società. Quindi, in una sola parola, affievolire la pressione fiscale su tutti i cittadini. L’unico modo per giungere a questo risultato è promuovere un sistema fiscale quanto più equo e giusto, studiato punto per punto e senza falle per il rilancio dell’economia italiana. 

Con l’Atto di indirizzo si sottolinea la priorità assoluta dell’Amministrazione Finanziaria di diminuire la pressione fiscale e il tax gap, di modo da garantire una maggiore egualità nel prelievo fiscale. Un ruolo fondamentale, in un contesto post-Coronavirus, sarà giocato dalla lotta all’evasione fiscale, uno dei punti cardine trattati in seno agli Stati Generali dell’Economia e più in generale vero e proprio male italiano. Fino ad arrivare all’elusione fiscale, che ogni anno letteralmente froda, dalle case dello stato, miliardi su miliardi. 

C’è anche il gioco tra i punti toccati dal numero uno del MEF. In questo campo è intenzione di Gualtieri implementare gli strumenti per contrastare l’evasione e l’illegalità, altra piaga contro la filiera del gioco legale italiano. Ma non finisce qui: vi sono in cantiere una serie di azioni di presidio per la legalità nelle operazioni doganali e quindi anche per il settore gioco, per escludere una volta e per tutte ogni fenomeno criminale da un’industria virtuosa e prolifica.

Nell’Atto di indirizzo emerge con tutta chiarezza la volontà, ferrea, di aumentare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici al fine di creare un ambiente di gioco che sia sempre più sicuro e protetto. Soprattutto per quei soggetti reputati vulnerabili e, purtroppo, facili vittime di dipendenza. La guerra senza quartiere è dichiarata giocoforza contro il gioco illegale. Ora in causa è chiamata l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che dovrà occuparsi di fornire supporto tecnico al Governo per quel che concerne la regolamentazione del settore dei giochi: si tratta dell’organo migliore in merito a conoscenze di abitudini di gioco, indagini e statistiche. Si razionalizzerà, insomma, il contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Per l’Agenzia ora sarà tempo di sviluppare un valido sistema di monitoraggio del gioco, basato sempre più sui dati. Supporto sarà offerto dalle altre Autorità coinvolte, soprattutto i casinò online italiani, centri di raccolta per i giocatori italiani. Si focalizzerà l’attenzione, in questo modo, sulle aree più a rischio per quel che riguarda la concentrazione di giocatori problematici. Dopo tanto parlare, arrivano i primi fatti. Niente più slogan: l’intenzione del governo, concreta stavolta, sembra essere quella di rendere il gioco italiano baluardo di sicurezza e responsabilità.

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