L’AQUILA – Netto incremento degli interventi di neurochirurgia nel 2024: 107 in più rispetto all’anno precedente. Un balzo in avanti che migliora ulteriormente lo standard operativo, grazie a un mix che fonde professionalità di singoli e sinergia di gruppo. Nel 2024 il reparto, diretto dal dott. Alessandro Ricci, ha effettuato complessivamente 470 interventi di cui 427 in sala operatoria e 43 in ambulatorio mentre nell’anno precedente gli interventi si erano fermati a un totale di 363.
Nel dettaglio, dei 427 interventi di sala operatoria, 29 sono stati per clipping di aneurismi, rotti e non, 18 per meningiomi, 34 per neoformazioni cerebrali primitive, 5 per malformazioni vascolari cerebrali, oltre a procedure per traumatologia cranica e spinale ad ogni livello, per patologie degenerative del rachide, conflitti neurovascolari e neoformazioni del nervo acustico.
Per le patologie cerebrovascolari, oltre agli aneurismi e alle Mav (malformazioni atero venose), trattati chirurgicamente, vanno aggiunti 15 aneurismi, tra rotti e non, gestiti per via endovascolare (con tecnica mininvasiva) dalla radiologia interventistica, 5 Mav sottoposte ad embolizzazione prechirurgica (consistente in un’occlusione selettiva di vasi sanguigni per preparare l’operazione) e 2 Fav ( fistola artero-venosa) che consiste in una comunicazione anomala tra arteria e vena.
I 50 trattamenti di aneurismi, eseguiti con le due metodiche, costituiscono un risultato importante se rapportato al bacino di utenza, frutto della stretta collaborazione con Radiologia interventistica e servizio di anestesia e terapia intensiva.
Su altri fronti, come quello del trattamento dei traumi complessi del massiccio facciale (gruppo di ossa che fa parte del cranio) e della patologia del bascicranio anteriore (parti ossee del cranio collegate alla colonna vertebrale) si è intensificata la collaborazione con la chirurgia maxillo-facciale e, per il trattamento dei traumi degli arti con interessamento dei tronchi nervosi, con il reparto di ortopedia.
Intanto è ripresa l’attività di neurochirurgia funzionale. “La crescita dell’intera attività del reparto”, dichiara Ricci, “è dovuta all’impegno di tutto il personale, nei diversi profili, e alla maggiore disponibilità di sedute operatorie scaturita dall’appoggio della direzione aziendale guidata dal manager Ferdinando Romano. Importante la collaborazione del personale del Blocco operatorio, degli anestesisti e dei rianimatori e, più in generale, di tutti i servizi dell’ospedale, in particolare di quello di Preospedalizzazione e Day-Surgery che permette una corretta e trasparente gestione delle liste di attesa per pazienti programmati”