Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, nel corso di un’intervista rilasciata a SkyTg24, a precisa domanda ha spiegato che, se necessario, di fronte alla presenza di eventuali cluster di variante Delta, le zone rosse potrebbero essere attivate, “come ad esempio è successo in Umbria quando si è verificata la diffusione della variante brasiliana”.
La variante Delta, o variante indiana, sta generando preoccupazione in Italia e in buona parte d’Europa perché risulta essere più aggressiva delle precedenti. Il pericolo di nuovo focolai è reale, per questo, come sottolinea Locatelli, è necessario lavorare intensamente sul tracciamento e sul sequenziamento “perché solo in questo modo riusciamo ad intercettare segnali di diffusione della variante indiana“.