Nuovi rifiuti in via Papacqua esattamente dove il Comune li aveva fatti rimuovere. De Maio, Fare Verde: “Pulire non basta”

Avezzano – Lascia senza parole ed è davvero disarmante il fenomeno incontrastato dell’abbandono di rifiuti lungo via Papacqua ad Avezzano. La zona era stata fatta ripulire recentemente dal Comune e, passati solamente alcuni giorni, nuovi rifiuti sono stati rinvenuti.

Non è la prima volta, a onor del vero, che si manifesta l’abitualità del fenomeno dell’abbandono di rifiuti nella zona.

Il 27 giugno alcuni volontari dell’associazione ambientalista Fare Verde avevano realizzato una giornata ecologica di pulizia proprio lungo via Papacqua e avevano rinvenuto una discarica abusiva non poco preoccupante. Un’ingente quantità di rifiuti di tutti i tipi, frutto di sversamenti operati nel corso di molto tempo, infatti, giaceva lungo tutta la via.

C’era di tutto: oltre a rifiuti domestici indifferenziati, c’erano ingombranti, inerti da demolizione e sono stati rinvenuti anche rifiuti pericolosi come secchi di vernice, farmaci e batterie.

Ciò che destava poi maggiormente preoccupazione era il fatto che parte di questi rifiuti erano proprio nelle acque che attraversano la zona, acque che poi giungono a Fucino e vengono utilizzate dai contadini per l’irrigazione dei campi.

La situazione scoperta dai volontari di Fare Verde nella zona di Papacqua, insomma, era molto più drammatica di quanto le segnalazioni lasciavano immaginare. Per questo motivo i volontari avevano segnalato la situazione ai Carabinieri forestali e avevano realizzato un esposto alla Procura della Repubblica affinché gli organi inquirenti fossero formalmente informati della grave situazione di degrado e dei rischi di inquinamento.

I volontari di Fare Verde avevano segnalato la discarica anche al Commissario Prefettizio Mauro Passerotti chiedendogli, oltre alla pulizia della zona, che venissero installate fototrappole in prossimità della discarica.

Sul punto era intervenuto anche il Consigliere regionale del M5S, Giorgio Fedele, il quale, dopo aver svolto un sopralluogo, aveva rivolto le medesime richieste di Fare Verde al Commissario.

Come già detto, il Comune ha poi fatto ripulire la zona ma già prima che avvenisse l’intervento di pulizia, nuovi rifiuti erano stati rinvenuti il 6 luglio esattamente nel punto ripulito da Fare Verde.

Nelle foto scattate allora, infatti, figuravano pezzi di mobilio, cinghie, tubi e altri rifiuti che una decina di giorni prima non erano presenti. Ed è stato, quindi, proprio questo il primo episodio che ha reso evidente il carattere abituale del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nella zona. L’abitualità è ora stata nuovamente confermata dal ritrovamento di nuovi rifiuti avvenuto circa una settimana fa.

I residenti della zona rimangono sgomenti. Avevano accolto con gratitudine l’intervento di pulizia ma già dopo circa due settimane da esso sono stati rinvenuti ulteriori rifiuti che giacciono tutt’ora lì.

Le nuove foto raccolte dalla nostra redazione, infatti, mostrano chiaramente la presenza di nuovi sacchi e di rifiuti di vario genere, tra cui anche componenti elettronici. C’è persino una busta contenete una gattino morto da giorni.

Interpellato sulla questione, il Vice-Presidente nazionale di Fare Verde, Massimo De Maio, ha dichiarato:

“È una vergogna! Il grado di inciviltà riscontrato va oltre ogni immaginazione e la situazione non può più essere tollerata.

Pulire non basta: è necessario che venga predisposto quanto necessario a scongiurare comportamenti incivili. Non comprendo affatto il perché il Comune non provveda immediatamente all’installazione di fototrappole. Cosa si sta aspettando? Che la discarica si formi di nuovo?

Se non si tutela il territorio per lungo tempo, gli incivili si sentono autorizzati a fare qualsiasi cosa. Non si può permettere che la facciano da padroni”.

De Maio ha aggiunto:

“La tutela della zona di Papacqua è importante non solo per la nostra salute, ma anche perché la zona è prezioso scrigno di biodiversità. Basti pensare che nel 2017 vi fu ritrovato un tritone crestato italiano, specie di rilevanza conservazionistica. La città deve assolutamente difendere e tutelare le ricchezze che ha”.

 

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