Oggi, 17 Gennaio, si celebra la Giornata Mondiale della Pizza, un omaggio al piatto simbolo della cucina italiana amato in tutto il mondo. La scelta di questa data non è casuale: coincide con la festività di Sant’Antonio Abate, patrono del fuoco e dei fornai, e per estensione, dei pizzaioli.
L’istituzione di questa ricorrenza risale al 1984, con l’obiettivo di promuovere la pizza come emblema della cultura gastronomica italiana. Da allora, ogni anno, pizzerie e appassionati organizzano eventi, degustazioni e corsi di cucina per celebrare questa giornata speciale.
Il legame tra Sant’Antonio Abate e i pizzaioli affonda le radici nella tradizione napoletana. In passato, i pizzaioli festeggiavano il santo accendendo grandi falò con legna donata dagli abitanti dei quartieri, bruciando i resti degli alberi di Natale o delle capanne dei presepi. Questa usanza sottolinea l’importanza del fuoco nella preparazione della pizza e il ruolo protettivo del santo verso coloro che lavorano con esso.
Un riconoscimento significativo è arrivato nel 2017, quando l’UNESCO ha inserito l’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, attestando il valore culturale e storico di questa professione.
La pizza, nata a Napoli come cibo popolare, ha conquistato il mondo intero, diventando un simbolo di convivialità e condivisione. Esistono innumerevoli varianti, che si adattano ai gusti e alle tradizioni locali, ma la base rimane sempre la stessa: un impasto semplice di acqua, farina, lievito e sale, condito con ingredienti che sprigionano sapori unici.
Per celebrare al meglio la Giornata Mondiale della Pizza, gli esperti consigliano di scegliere impasti a lunga lievitazione naturale, preferibilmente con lievito madre, per garantire leggerezza e digeribilità. Accompagnare la pizza con una porzione di verdura cruda può aiutare a ridurre l’indice glicemico del pasto, permettendo di gustarla senza sensi di colpa.