La Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo è una ricorrenza che si celebra ogni anno il 7 febbraio in Italia, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione su due fenomeni sociali che colpiscono soprattutto i giovani, e che possono avere gravi conseguenze sulla loro salute psicologica ed emotiva.
Il bullismo è un comportamento aggressivo e intenzionale nei confronti di una persona o di un gruppo, che si ripete nel tempo e che crea uno squilibrio di potere tra chi lo subisce e chi lo esercita. Il cyberbullismo è una forma di bullismo che si svolge attraverso i mezzi elettronici, come Internet, i social network, i messaggi, le email, le chat, ecc. Il cyberbullismo può consistere in insulti, minacce, diffamazioni, ricatti, molestie, esclusione, diffusione di immagini o video offensivi o privati, ecc.
I dati del monitoraggio, condotto su questi temi dal Ministero su un campione di più di 185mila studenti e più di 44mila docenti nell’anno scolastico 2022/23, rilevano che la prepotenza “faccia a faccia” ha colpito il 26,9% degli intervistati e vede il 17,5% del campione come parte attiva. Nella modalità digitale i numeri rivelano un 8% degli studenti intervistati nel ruolo di vittime e il 7,2% come autori di episodi di cyberbullismo.
La Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo è stata istituita nel 2017 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in concomitanza con il Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in rete. In questa occasione, vengono promosse varie iniziative nelle scuole e nella società civile, come incontri, dibattiti, testimonianze, campagne di informazione e prevenzione, progetti educativi, ecc. Il simbolo della giornata è un nodo blu, che rappresenta il legame tra le persone e la solidarietà verso le vittime di bullismo e cyberbullismo.
Dall’Istituto per lo studio delle psicoterapie giungono consigli per difendersi dal bullismo. La condotta genitoriale può essere guidata, per quanto riguarda il fenomeno del bullismo, da comportamenti specifici finalizzati a gestire una potenziale situazione rischiosa evitando di comprometterla:
- non avere reazioni violente a scopo di vendetta, di solito non sono utili e portano ad un peggioramento della situazione;
- sforzarsi di mantenere la calma, poiché i bulli hanno come scopo il provocare reazioni di umiliazione e il soddisfacimento di questo loro bisogno porta loro alla reiterazione del comportamento. Il non ottenimento di tali reazioni potrebbe farli desistere;
- ricordarsi che non si è soli, considerando il bullismo come qualcosa che la vittima non è in grado di affrontare da sola, ma è un fenomeno che riguarda anche genitori e istituzioni scolastiche e di cui è possibile parlare apertamente;
- evitare di frequentare gli stessi posti di coloro che bullizzano, cercando di essere il più possibile in compagnia e mai soli;
- rispondere in modo determinato, fermo ed assertivo, evitando comportamenti aggressivi che non siano però troppo sottomessi;
- volgere a proprio favore i commenti negativi del bullo;
- coltivare più amicizie possibili all’interno del contesto scolastico e non solo, circondandosi di affetto da parte di persone care che aiuterà a non cedere emotivamente;
- sviluppare un atteggiamento autoironico che si dimostrerà essere un valido supporto e un forte alleato, nonché fonte di apprezzamento da parte di chi bullizza, il quale potrebbe essere invogliato ad abbandonare i propri comportamenti nei confronti della vittima.