Oggi è San Luigi Orione, il suo aiuto fu fondamentale per i sopravvissuti al terremoto del 1915

Marsica – Oggi la chiesa cattolica celebra San Luigi Orione, presbitero italiano, fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza. Venne beatificato nel 1980 e fu poi proclamato santo da papa Giovanni Paolo II nel 2004. La vita e l’opera di San Luigi Orione sono profondamente legate ad Avezzano e alla Marsica.

Fu proprio don Orione, come tutti nella Marsica per decenni lo hanno chiamato, tra i primi ad accorrere per portare soccorsi ai superstiti rimasti tra le macerie dopo il grande terremoto che devastò i nostri territorio nella mattina del 13 Gennaio 1915.

Qualche anno prima, don Luigi Orione si era recato nei luoghi colpiti dal sisma, e dal successivo maremoto, che colpì Messina e Reggio Calabria nel 1908. Per anni si dedicò alla cura dei bambini rimasti orfani e lo fece con tutti i mezzi a sua disposizione, nonostante le gravi difficoltà e le tante complicazioni.

Grazie alla sua opera, nella Marsica, centinaia di bambini e di giovani riuscirono a sopravvivere e a trovare rifugio dopo la distruzione che il sisma aveva causato in tanti paesi, Avezzano in primis. Nel 1915, don Orione fondò anche la Congregazione delle piccole suore missionarie della carità che molti oggi chiamano semplicemente “Orionine“.

L’opera che don Orione portò avanti nel corso della sua vita è stata ricordata anche da papa Giovanni Paolo II nel 1985 in occasione del 70° anniversario del terremoto: “Il pensiero va ad una delle figure più luminose che restano nella vostra memoria dai tempi di Luigi Orione. Questo umile e povero prete, intrepido ed instancabile, divenne per voi testimonianza viva dell’amore che Dio ha nei vostri confronti. Questo modello di santo dei poveri non è il solo a chinarsi sulle membra doloranti dell’umanità.

Egli entra a far parte della lunga schiera di testimoni che con la loro condotta hanno manifestato qualcosa di più che una solidarietà semplicemente umana, addolcendo il sudore amaro della vostra fronte con parole e fatti di liberazione, di redenzione, e quindi di sicura speranza.

Questa mia visita coincide con il 70° anniversario del funesto terremoto del 13 gennaio 1915, che costò all’intera Marsica 30.000 morti, dei quali poco meno di diecimila in questa città. Da quella dura prova, che vide sulle rovine fumanti e tra le vittime doloranti l’eroica figura di Don Orione, il forte, paziente, laborioso e fiero popolo marsicano ha saputo risollevarsi”.

LEGGI ANCHE

https://www.terremarsicane.it/testimonianze-inedite-di-s-luigi-orione-che-ricordano-il-terribile-terremoto-della-marsica/

Leggi anche

Necrologi Marsica

Casa Funeraria Rossi

Redazione contenuti

Casa Funeraria Rossi

Redazione contenuti

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi