Ogni giorno nuovo progetti di tagli boschivi il WWF: “La Regione si faccia garante della tutela del patrimonio boschivo”

“Di recente sul sito della Regione Abruzzo, nella sezione dedicata alle Valutazioni Ambientali, sono  stati pubblicati i documenti relativi agli interventi per i tagli boschivi. I progetti sono numerosi e  molti insistono nei territori di Parchi nazionali o Siti Natura 2000, le aree maggiormente  interessanti dal punto di vista naturalistico per le specie e gli habitat della nostra Regione”. 

“Dalla lettura di alcuni dei progetti e delle relative procedure di VINCA (Valutazione di Incidenza  Ambientale) il quadro appare desolante… Le valutazioni sono approssimative, carenti e tali da non  permettere un’analisi oggettiva e realistica degli impatti che gli interventi di taglio possono avere  sugli ambienti tutelati”. 

“In alcune delle VINCA esaminate manca completamente l’analisi sugli habitat! Tale omissione è  sostanziale e inficia tutto il lavoro redatto in quanto la VINCA è una procedura che serve per  valutare proprio gli impatti su specie e habitat presenti sul sito interessato dal progetto, come  chiaramente indicato anche dalle normative di riferimento (vedi Direttiva 92/43/CEE “Habitat”).  Progetti così redatti non possono che essere respinti al mittente”. 

“Si sono esaminati anche progetti che “dimenticano” di valutare intere categorie di animali, come gli  insetti o che valutano nulli gli impatti del taglio su specie tipicamente forestali come Gufo reale o il  gruppo dei Chirotteri che possono utilizzare le cavità presenti sui tronchi di alberi maturi come siti  riproduttivi. Stessa approssimazione si ritrova anche sulle indicazioni per i periodi di taglio: sono  previsti lavori e interventi anche a marzo e a luglio, mesi che devono essere invece esclusi perché  la nidificazione dell’avifauna può essere in atto”. 

“Nei documenti esaminati mancano indicazioni chiare su alcune misure da attuare per limitare gli  impatti, si parla genericamente di sottrarre al taglio piante di grandi dimensioni o ricche di cavità o  ancora di piante “vecchie e grosse” senza specificare i diametri degli alberi da sottrarre al taglio né  chi e come dovrà procedere con l’identificazione e la segnalazione di tali piante. Stessa  impostazione per la quantità di necromassa, i tronchi morti o marcescenti, da rilasciare sul terreno”. 

“Alcune delle VINCA esaminate omettono importanti riferimenti normativi e nella redazione non  hanno tenuto conto delle nuove “Linee guida per la redazione della Valutazione di Incidenza” rispetto alle quali appaiono palesemente difformi. Il patrimonio boschivo della nostra Regione è troppo importante perché venga trattato in questo  modo – dichiara Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo. – Esso custodisce specie tutelate, spesso  uniche al mondo come l’Orso bruno marsicano e garantisce importanti servizi ecosistemici utili alla  natura, ma anche alla nostra salute. Fatti salvi i diretti di uso civico, è necessario però che gli  impatti che i tagli possono avere sugli ecosistemi boschivi vengano valutati con attenzione e in  modo serio”. 

“Nuovi progetti vengono presentati quasi ogni giorno e questo rende impossibile intervenire su tutti  presentando osservazioni nelle normali procedure di partecipazione. È dunque necessario – questa  la richiesta del WWF Abruzzo – che la Regione faccia attente valutazioni nell’ambito dell’esame delle documentazioni e si renda garante della tutela del patrimonio boschivo e naturalistico (che  appartiene all’intera collettività regionale) garantendo una attenta procedura di valutazione ma  soprattutto rigettando a priori i progetti che appaiono monchi, approssimativi e carenti e che non  permettono di fare le giuste valutazioni sugli impatti che possono provocare”.

Comunicato stampa WWF Italia ONLUS, Abruzzo

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