Abruzzo – Olivia, una cagnolina di due anni simile a un labrador, è al centro di una storia che ha commosso e mobilitato l’Abruzzo.
Dopo essere stata catturata a Lettomanoppello per la sterilizzazione, Olivia è stata erroneamente trasferita al canile di Ortona, lontano dal suo territorio e dalle persone che si prendevano cura di lei.
Olivia, che viveva libera e accudita a Lettomanoppello, non si è adattata alla vita in canile. Il 25 Marzo, ha scavalcato una recinzione alta due metri e ha intrapreso un lungo e pericoloso viaggio per tornare a casa.
Da Ortona, è stata avvistata a Lanciano, Castelfrentano, Villa Grande, Orsogna e Guardiagrele, percorrendo strade trafficate e mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli automobilisti.
I volontari del canile di Ortona si sono subito mobilitati per seguire e aiutare Olivia nel suo viaggio. Nonostante i tentativi di avvicinarla, la cagnolina, spaventata e diffidente, non si lascia prendere. I volontari la nutrono a distanza e monitorano i suoi spostamenti, cercando di proteggerla dai pericoli della strada.
Il sindaco di Lettomanoppello, consapevole della situazione, ha emesso un’ordinanza per favorire il rientro di Olivia nel suo territorio, ritenendola la soluzione migliore per la sua sicurezza.
La cattura di Olivia si sta rivelando particolarmente difficile a causa del suo carattere selvatico e della sua diffidenza verso gli estranei. I volontari hanno tentato diverse strategie, tra cui l’uso di gabbie trappola e la telenarcosi, ma senza successo. Olivia è molto intelligente e riesce sempre a sfuggire.
Le sue tracce sono difficili da seguire, perché si muove velocemente e cambia frequentemente direzione, scegliendo strade principali per evitare di infilarsi in vicoli pericolosi.
La fuga di Olivia non è solo una questione di sopravvivenza fisica: è anche un atto simbolico, una ricerca disperata di identità e di appartenenza. Per Olivia, Lettomanoppello è casa, un luogo che riconosce come suo, nonostante la sua vita sia stata quella di un cane randagio.