Abruzzo – Mattinata di forte tensione nel cuore di Pescara, dove un gruppo di operai edili, esasperati dalla mancanza di retribuzione da oltre sei mesi, ha messo in atto una clamorosa forma di protesta.
Quattro giovani manovali di origine tunisina sono saliti su una gru all’interno di un cantiere, minacciando di gettarsi nel vuoto da un’altezza di 50 metri.
La protesta è stata organizzata dagli stessi operai, che hanno contattato le forze dell’ordine per denunciare la loro drammatica situazione. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della polizia, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.
A gestire la delicata trattativa è stato il dirigente della questura, Pierpaolo Varrasso, che in pochi minuti è riuscito a convincere i lavoratori a scendere dalla gru. Una volta a terra, gli operai hanno raccontato le loro condizioni di vita precarie, aggravate dal mancato pagamento degli stipendi.