Abruzzo – L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia nei confronti di ignoti per andare a fondo sull’episodio che ha coinvolto una donna in Abruzzo che si è avvicinata pericolosamente ad un orso con un cane senza guinzaglio. L’accaduto è emerso da un video pubblicato sui social media e diventato presto virale.
“Si tratta – afferma Enpa – di un gravissimo episodio, un comportamento irresponsabile e inaccettabile ai danni di uno degli ultimi esemplari di l’esigua popolazione di orsi marsicani, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, simbolo dei parchi d’Italia.” L’Enpa, a questo proposito, ha realizzato con il contributo dell’attore e conduttore Flavio Insinna un piccolo vademecum video per ricordare le cose importanti da fare e non fare quando ci troviamo negli habitat degli orsi.
Nel video diventato virale in queste ore si vede chiaramente una donna che si avvicina pericolosamente ad un orso, il celebre Juan Carrito, con un cane senza guinzaglio che gli abbaia con atteggiamento aggressivo, portandosi vicinissimo al plantigrado. La proprietaria cerca di richiamare il cane, che si comporta in maniera del tutto naturale, ma lo fa gridando e facendo aumentare la tensione, anziché allontanarsi velocemente.
Tali comportamenti – continua Enpa – non sono solo profondamente condannabili poiché totalmente illegittimi. Questi proprietari sono stati incredibilmente irresponsabili e incuranti della legge: hanno fatto tutto ciò che, soprattutto in un Parco Nazionale, è proibito fare. Hanno lasciato un cane sciolto, dando peraltro un pessimo esempio e mettendo a rischio la vita e il benessere di un orso – specie particolarmente protetta – mentre uno di loro riprendeva la scena, magari per poi avere maggiore visibilità sui social. Per questo, abbiamo sporto denuncia e ci auguriamo che i responsabili siano adeguatamente sanzionati.
Ricordiamo alcuni comportamenti da seguire. Mai lasciare il cane senza guinzaglio – se non nelle apposite aree – e se disgraziatamente liberato, è fondamentale affrettarsi a riprenderne il controllo. Mai alzare la voce contro un orso o assumere un atteggiamento aggressivo o minaccioso. In caso di incontro, allontanarsi tranquillamente indietreggiando, per non agitare o innervosire il plantigrado. Allontanandosi, probabilmente anche il cane l’avrebbe seguita. Piccole regole che tutti dovrebbero ormai conoscere. Le aree protette sono il nostro orgoglio, e che, come nel caso del parco d’Abruzzo, sono spesso gestite con competenza e passione.
Se “Juan Carrito” avesse risposto, come naturale, da orso alle provocazioni del cane e degli umani, sarebbe stato già condannato, mentre agli “umani” responsabili di questi gravi comportamenti, non viene detto nulla? Questo non è più accettabile. E’ evidente che alla fine del 2021 dobbiamo ancora lavorare sull’educazione ambientale e occorre sanzionare adeguatamente chi viola le regole: solo queste possono rappresentare un deterrente efficace a comportamenti di prevaricazione della natura e dei meravigliosi, sempre più rari, animali selvatici, a cominciare da quello che con il lupo è il simbolo della fauna d’Italia, vale a dire l’orso.
Fonte: Enpa, Ente nazionale protezione animali