Avezzano – La notizia della morte, per presunto investimento, di un esemplare di orso marsicano, di età presumibile di 3 o 4 anni, lungo l’autostrada A25, tra Avezzano e Celano, sta generando reazioni preoccupate da parte del mondo dell’associazionismo ambientale abruzzese oltre che di alcuni esponenti della politica regionale. Abbiamo raccolto, di seguito, le note stampa di “Salviamo l’Orso“, della “Stazione Ornitologica Abruzzese” e della senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo.
Così l’associazione “SALVIAMO L’ORSO” e la “STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE”: Ancora un orso bruno morto in Autostrada mentre troppi amministratori si riempiono la bocca di parole come sostenibilità ed ecologia. La regione finanzia con 7 milioni di euro l’innevamento artificiale per gli impianti da sci nel Parco nazionale della Majella e con 10 milioni di euro gli impianti e le nuove piste a Valle delle Lenzuola sulla Magnola a Ovindoli, a poca distanza dal punto dove è morto l’orso investito.
Addirittura il Ministero dell’Ambiente si è schierato in giudizio contro il ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste sui costosissimi impianti e piste da sci nel Parco del Sirente. Altro che attenzione al patrimonio naturalistico della regione! Non è quindi questione di soldi ma di volontà e priorità. La tutela della fauna e la sicurezza dei trasporti non sono in cima ai pensieri degli amministratori. Eppure, per dire, la Stazione Ornitologica Abruzzese aveva depositato dettagliati esposti sull’argomento già a settembre 2018 e Salviamo l’Orso aveva più volte sollecitato sin dal 2013 concessionario e ministeri.
Tra l’altro il primo e unico intervento tampone di messa in sicurezza sull’A25 in un tratto di 2 km a Carrito, fatto solo dopo rischi ripetuti di investimenti dell’orsa Amarena e dei suoi 4 orsetti e le richieste del parco d’Abruzzo e delle associazioni, è stato realizzato con pochissimo sforzo (attaccando paletti alla recinzione esistente e posizionandovi sopra un recinto elettrificato) sia in termini economici – bastano poche migliaia di euro – che di tempo, in pochi giorni, a testimonianza che lunghi tratti autostradali possono essere messi intanto in sicurezza con iniziative tampone in attesa di interventi più consistenti. Ogni anno si recuperano orsi investiti da automezzi azzerando di fatto il potenziale lento incremento della popolazione del plantigrado: l’orso non può più attendere.
Così la senatrice GABRIELLA DI GIROLAMO: “Mi ha lasciato senza parole la morte del giovane orso investito stanotte sull’Autostrada A25. Il triste destino che ha segnato la vita del povero animale mette ancora una volta in evidenza quanto siano urgenti gli interventi che ho chiesto in Senato ai primi di maggio con una interrogazione sugli attraversamenti, da parte della fauna selvatica, proprio dell’autostrada dove si è verificato quest’ultimo incidente.
Nel mio intervento avevo chiesto che nel rinnovo dei piani economico-finanziari dei concessionari autostradali fosse prevista anche la realizzazione di ecodotti, cioè di passaggi protetti dedicati agli animali selvatici. Allo stesso tempo, avevo chiesto di rafforzare e alzare le recinzioni nei punti più critici, fino ad almeno 200 centimetri, per evitare che alcuni animali come l’orso possano arrampicarsi e scavalcarle. Nella seconda metà di luglio Autostrada dei Parchi e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise hanno siglato un accordo per 84 km di nuove recinzioni, a protezione di fauna selvatica e viaggiatori. Ma senza rinnovo del piano economico-finanziario per i tratti abruzzesi delle autostrade non partono i lavori. Anche per questo, il povero orso investito stanotte non ha fatto in tempo a trovare reti che proteggessero la sua preziosa vita.
Quest’ultimo incidente, con il terzo orso morto tra il 1991 ed oggi, scuote la comunità abruzzese che nella specie endemica protetta dell’orso bruno marsicano ha il suo simbolo, conosciuto a livello internazionale. Per il suo enorme valore ecologico e di biodiversità non possiamo permetterci di perderne neanche un esemplare in un modo così assurdo. Per questo auspico che si arrivi con grande urgenza alla rimodulazione del piano economico-finanziario di A24 e A25 per procedere con gli investimenti a tutela della vita selvatica che rende l’Abruzzo un luogo unico al mondo. In questo senso, procederò nei prossimi giorni a sollecitare le Istituzioni interessate”.
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