Ortona dei Marsi – Ormai la presenza dell’orso in alcuni centri marsicani, più o meno a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è una costante, soprattutto durante le ore delle notte .
Per questa ragione, nella giornata di ieri si è svolto nel Centro Verde di Ortona dei Marsi, un incontro tra l’amministrazione comunale i dirigenti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Secondo quanto viene segnalato da “Ortona dei Marsi – Prima Pagina“, nell’incontro il personale del Parco ha dato la massima disponibilità nell’aiutare i residenti, che “dovranno imparare a convivere con l’orso, a vincere il timore e ad avere comportamenti corretti“, inoltre è stato ribadito “che i danni saranno sempre risarciti”, di seguito il testo integrale:
“All’incontro con l’Ente Parco, voluto dall’Amministrazione Comunale riguardo al problema dell’orso nei centri abitati, era presente il direttore dell’Ente, un colonnello dei carabinieri forestali, due carabinieri forestali, due biologhe, i guardiaparco ed un nutrito numero di residenti di Ortona, Carrito, Santa Maria, Bisegna e San Sebastiano.
Nell’introdurre il dibattito, il Sindaco di Ortona dei Marsi ha sottolineato la necessità di rassicurare le persone sulla effettiva pericolosità dell’orso e su quanto sia importante la comunicazione tra il Parco ed i cittadini.
Il direttore ha espresso la massima disponibilità all’ascolto dei residenti, ha illustrato le attività del personale del Parco nell’ambito specifico dell’orso e ha sottolineato quanto sia importante essere comunità attiva insieme all’Ente preposto.
Nel Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise è presente una popolazione di 60 esemplari di orso marsicano, esemplari unici al mondo, un animale prezioso e importante che è protetto e salvaguardato”.
“Di questi 60 esemplari solo due, Amarena (la mamma) e Juan Carrito (il cucciolo) sono definiti “confidenti” o “problematici”. Sono detti “confidenti'” quegli orsi che non hanno reazioni in presenza dell’uomo, che non hanno paura. Sono invece “problematici” quelli che provocano danni sociali ed economici continui e che richiedono interventi risolutivi per la loro gestione. È stato sottolineato che l’orso marsicano non è aggressivo, non si è mai verificato che abbia attaccato l’uomo ma essendo un animale selvatico, trovandosi in situazioni di pericolo o sotto attacco ovviamente si difende.
Questi due orsi sono sotto controllo da parte delle studiose, vengono analizzati i comportamenti, sono monitorati di continuo con azioni volte a dissuaderli ad avvicinarsi ai centri abitati”.
“Tutto il personale del Parco è disponibile nell’aiuto ai residenti anche se, per contro, i residenti dovranno imparare a convivere con l’orso, a vincere il timore e ad avere comportamenti corretti.
Certo non sarà facile entrare in questo ordine di idee, ci troviamo in una situazione nuova e quindi c’è molto spavento, anche se la testimonianza dei residenti di Bisegna e San Sebastiano, che per primi, ormai vent’anni fa, si sono trovati l’orso in casa, ci ha dimostrato che la convivenza è possibile”.
“Il direttore ha escluso qualsiasi forma di confinamento dei due orsi né nel Bioparco né in zone più ampie recintate, ha sottolineato che non sono animali affamati e che nel territorio del parco il cibo c’è.
Ha detto che c’è bisogno di tempo per arrivare a capire e risolvere, da parte degli studiosi, i “disturbi” di comportamento dei due orsi.
Inoltre è stato ribadito che i danni saranno sempre risarciti e che c’è la massima disponibilità all’istallazione di recinzioni e cancelli a difesa di stalle, pollai e coltivazioni.
Da parte della popolazione ci si augura che l’orso sarà sempre più amico e che la convivenza sarà possibile”.