Non ha tradito le attese della vigilia il Palio della stella di Villetta Barrea, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, giunta XIII edizione.
La gara consisteva nel centrale al galoppo, tre stelle, sospese lungo la pista, con lancia resta, e il punteggio finale è stato determinato dal numero di centri e dalla velocità con cui si è conclusa ogni prova.
Scanno ha così totalizzato 61 punti, a seguire la squadra di Villetta Barrea, composta da Giammarco Di Domenico, Michela Morbidoni e Filippo Sivori e dai cavalli Jolly, Jamper, Scinni e Poison, con 34 punti. Terza Civitella Alfedena, con 30 punti. A seguire infine Anversa degli Abruzzi e Barrea.
Alessia Roncone, cavallerizza di Scanno, ha commentato, concluso il giro d’onore tra gli applausi: “E’ sempre un emozione partecipare a questo Palio, il mio ringraziamento va agli organizzatori, a tutte le squadre, agli altri componenti della mia squadra, Costanzo e Cristoforo, ma sopratutto ai nostri cavalli, che anche quest’anno ci hanno portato alla vittoria. Il segreto della nostra affermazione, e che siamo una squadra affiatata, diciamo a conduzione familiare. Abbiamo un maneggio, siamo nati sul cavallo”.
Esce a testa alta la squadra di Villetta Barrea. “Complimenti ai vincitori – commenta Giammarco Di Domenico –, è stata una bella gara, combattuta. Ci riscatteremo l’anno prossimo, Scanno sta vincendo un pò troppe volte!”. E aggiunge: “Il segreto per una buona prestazione è il cavallo, senza dubbio, il cavaliere viene dopo. Deve essere lui a mantenere la traiettoria che ti aiuta a centrare la stella”.
“Questo palio sta crescendo anno dopo anno – spiega infine Egle Tarquinio – presidente dell’associazione Pietramara, organizzatrice dell’evento – è una delle tante iniziative che serve a cementare rapporto di amicizia con i paesi del territorio attraverso una sana leale e festosa competizione. L’equitazione del resto una storia antica qui nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, legata all’economia della montagna, ed oggi sempre di più è una voce importante dell’offerta turistica, ecologica e a ritmo lento – con la nascita di molti maneggi”.