Capistrello – Palloncini bianchi affidati al cielo e un lungo applauso. Capistrello saluta per l’ultima volta Langelo Faenza, trovato senza vita, nei giorni scorsi, dalla mamma nella loro casa, ad Avezzano. Langelo aveva 31 anni. Oggi, in una chiesa di San Giuseppe gremita, si sono svolti i funerali. Tante le persone che hanno dovuto attendere fuori.

“Angelo – ha detto Don Lorenzo nell’omelia – è una parola greca che vuol dire messaggero. Ognuno di noi deve avere l’intima convinzione, nel dire qualcosa agli altri, di poter essere di edificazione, di portare parole buone, che facciano crescere e che siano di conforto, parole che siano un vangelo. Quando abbiamo a che fare con qualsiasi persona, non possiamo mai pretendere di dire di conoscerci completamente perché ognuno di noi è un mistero. Conoscere il mistero di un uomo è difficile. Solo Dio lo sa.

Attraverso l’esempio di Langelo, attraverso il suo ricordo, dobbiamo imparare ancora a saper entrare nel cuore degli altri, a saper capire i bisogni di chi ci viene a chiedere qualcosa. A saper vivere gli affetti e le amicizie con la libertà e l’ironia che lo contraddistinguevano. Ripensare alla sua vita può essere per noi motivo di nuova speranza, di nuova luce. Ripensare a ciò che lui ha fatto può essere per noi grande segno di consolazione. Avremo da lui la conferma del fatto che ogni vita è bella, ogni vita vale la pena di essere vissuta. Perché come diceva un poeta di qualche anno fa, la farfalla, questo piccolo animale così fragile che vive un solo giorno in questa terra, in veritá vi ha vissuto per tutta l’eternitá”.

All’uscita dalla chiesa, un lungo applauso ha accompagnato il feretro, mentre gli amici hanno lasciato volare in cielo dei palloncini bianchi.