“Pensavo di morire, sono andato via per paura”

Parla il marocchino accusato di omicidio stradale

Sul corpo dell’uomo finito nel canale del Fucino, Haicham Chaabi, 38 anni, nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia per stabilire se la sua morte è avvenuta per annegamento così come gli inquirenti sospettano. Intanto questa mattina, come riporta il quotidiano Il Messaggero, dovrebbe avvenire il riconoscimento della salma che si trova nell’obitorio dell’ospedale, il Consolato sta ricercando la famiglia per comunicarle la tragica notizia. E’ sempre agli arresti domiciliari per omicidio stradale, Imad Lahrach, 27 anni, magrebino, residente a San Benedetto dei Marsi che entro domani sarà sottoposto alla convalida dell’arresto predisposta dal Pm, Lara Seccacini, ed eseguita dai carabinieri di Celano e Pescina. E’ accusato di aver abbandonato l’amico nelle acque gelide del canale.

“Non è vero – fa sapere tramite il suo legale di fiducia Antonio Carlini– non sono fuggito. Una volta finito con l’auto nel canale si è subito riempita d’acqua. Ero in apnea e pensavo di morire e con la forza della disperazione ho rotto il vetro con un calcio e sono uscito. Ho cercato di salvare la vita e pensavo che l’amico mi seguisse. Non credevo che fosse rimasto all’ interno. Una volta raggiunto l’argine del fiume – ha continuato- ho trovato un gruppetto di persone che gridavano e dicevano ecco sono i soliti marocchini. Ho avuto paura e sono scappato”.

IL RACCONTO – Questo il drammatico racconto del magrebino che si è salvato ed è uscito vivo dall’ auto Golf Wolkswagen che è finita nelle acque gelide del canale e si è inabissata improvvisamente. I due amici, sempre stando al racconto dell’indagato, avevano deciso di prendere l’auto e andare a un kebab di Avezzano per mangiare. Lungo la Marruviana, all’altezza della Cintarella, il mezzo è volato via e dopo aver superato un terrapieno si è inabissato nel canale pieno d’acqua. Il conducente si è salvato ma è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale appunto per aver procurato l’incidente e per aver lasciato che l’amico morisse affogato nelle gelide acque del canale. A dare l’allarme gli occupanti di un’altra automobile che hanno assistito alla scena e hanno visto un uomo che si dava alla fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Avezzano, i vigili del fuoco di Avezzano e il personale del 118. Dopo alcune ore, con una gru e con un equipaggiamento speciale, i vigili sono riusciti a tirare fuori l’auto e dentro hanno appunto rinvenuto il corpo del magrebino ormai cadavere.

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