Abruzzo – Le temperature, come abbiamo rilevato tutti, in questi ultimissimi giorni sono salite. Al caldo si sommano anche le piogge che mutano considerevolmente le condizioni della neve sulle cime d’Abruzzo. Il servizio Meteomont dei Carabinieri sorveglia costantemente la situazione ed emette quotidianamente i bollettini relativi al rischio valanghe.
In questi giorni il grado di pericolo va da moderato a marcato ma il rischio di valanghe aumenta proprio a causa del rialzo termico. La neve bagnata genera l’appesantimento del manto e, con esso, una perdita di resistenza. Si tratta, come si legge sul bollettino Meteomont, di una condizione legata alla stagione primaverile che va sempre considerata nel momento in cui si decide di compiere escursioni in montagna. A tale proposito viene consigliato: “Il rialzo termico diurno richiede un’attenta valutazione temporale dell’escursione che eviti l’attraversamento di pendii ripidi nelle ore più calde della giornata“.
Rispetto alle condizioni del manto nevoso, i tecnici scrivono: “Croste da fusione e rigelo e da vento portanti e non portanti su strati moderatamente consolidati. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato sulla maggioranza dei pendii ripidi. Il grado del pericolo sale da “MODERATO 2″ a ” MARCATO 3″ in presenza di importanti accumuli ventati e cornici, nelle zone interessate dal riscaldamento diurno e in presenza di segnali caratteristici. Attività valanghiva spontanea potrà innescarsi sotto forma di scaricamenti superficiali puntiformi in prossimità degli affioramenti rocciosi nei pendii assolati o attraverso valanghe di slittamento (anche di grandi dimensioni) nelle storiche localizzazioni soggette a questo tipo di problema“.