Pescina, il sindaco Iulianella “Un pensiero ai concittadini nelle zone rosse e un appello a chi ha fatto ritorno”

Pescina – L’appello del sindaco Stefano Iulianella in merito all’emergenza coronavirus.

Desidero esprimere vicinanza ai tantissimi concittadini che, per ragioni di studio o di lavoro, attualmente si trovano nelle aree maggiormente colpite dal Covid19.  In questo delicato momento per l’intero Paese, occorre non farsi sopraffare dalla paura e dallo sconforto. Attenendoci alle regole diramate dalle Autorità competenti e mantenendo sempre alta l’attenzione, con le dovute precauzioni, tutti insieme sconfiggeremo questo virus che sta seminando panico a livello globale. Comprendo bene che, istintivamente, la prima cosa che viene in mente in situazioni di questo tipo è quella di lasciare le aree calde dei contagi. Così facendo, però, non si fa altro che mettere a rischio le persone con le quali si entra in contatto e mettere sotto pressione l’intero sistema sanitario che, con fatica, dedizione e spirito di abnegazione, sta cercando di contenere il rischio e il proliferare dei contagi“.

Ai tanti che in questi giorni hanno fatto ritorno, invece, il mio accorato appello affinché ciascuno rispetti alla lettera le regole emanate dalla Regione Abruzzo, a partire dalla permanenza domiciliare con isolamento fiduciario. Violare quelle semplice regole, equivale a mettere a rischio la vita altrui, soprattutto quella di persone anziane o affette da patologie croniche o immunodepresse. Sono convinto che, con senso di responsabilità e dovere civico, riusciremo a superare tutto ciò. La situazione richiede serietà, poiché quello che stiamo vivendo non è un gioco, e le misure che il Governo ha adottato ne sono testimonianza. Vorrei comunicare alla cittadinanza che il Comune di Pescina – a partite dallo scrivente – è a disposizione per qualsiasi evenienza e, con il Gruppo comunale di Protezione Civile, nei prossimi giorni assumerò delle iniziative per assicurare un supporto soprattutto alle fasce più deboli della popolazione”.
“Questo momento di crisi, inoltre, ha fatto emergere la fragilità del SSN che, a breve, probabilmente, non riuscirà più a gestire con efficacia ed efficienza i pazienti affetti dal Coronaviris. È la certificazione che decenni di continui tagli hanno indebolito il servizio sanitario ed occorre un cambio di passo repentino. Per questa ragione, rinnovo per l’ennesima volta la richiesta fatta nel giugno scorso all’Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, affinché venga inserito nella rete ospedaliera il nostro presidio, in qualità di Ospedale di area disagiata, dando seguito alla deliberazione della Giunta regionale n. 823/2018, in ragione della particolare orografia del territorio, per affrontare e superare anche fasi critiche come quella che oggi stiamo vivendo. I tagli che abbiamo subito negli anni, ultimo quello dei fondi necessari per la trasformazione dell’ex distretto di base in una struttura semiresidenziale per persone affette da Alzheimer di qualche giorno fa, ci hanno portato un duro conto da pagare ed occorre invertire la tendenza. Mi auguro che le queste parole non restino inascoltate”.

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