Piano di razionalizzazione per la LEONARDO Spa: il sito di Carsoli si avvia verso la chiusura

FIOM-CGIL: messaggio inquietante per il nostro territorio che andrebbe colto con la dovuta attenzione anche dalla politica e dalle Istituzioni che ci rappresentano.

Carsoli – In un incontro nazionale che ha avuto luogo a Roma il giorno 14 marzo, la LEONARDO spa, azienda partecipata dallo Stato, ha annunciato l’avvio di un processo di cosiddetta “ravzionalizzazione” dei siti italiani afferenti alla Divisione Elettronica.

Tale processo porterebbe alla chiusura di ben 5 siti sul territorio nazionale, tra i quali anche quello di Carsoli.
Secondo il piano aziendale i Lavoratori e le attività oggi svolta e nello stabilimento di Carsoli verrebbero progressivamente spostate nel Lazio presso un altro sito LEONARDO.

Un piano aziendale ingiusto e insostenibile per il nostro territorio, già oggetto da troppo tempo di un inarrestabile depauperamento tecnologico e occupazionale.

“Pur avendo assistito negli anni a una progressiva riduzione di personale senza che le persone in uscita venissero rimpiazzate, lo stabilimento LEONARDO di Carsoli ancora oggi, con un organico di 12 dipendenti prevalentemente ricercatori senior e tecnici specializzati, costituisce un centro di eccellenza nella progettazione, sviluppo e produzione di trattamenti superficiali di lenti (trattamenti ottici) per applicazioni militari, aerospaziali e civili.
I campi di applicazione di tali trattamenti vanno dall’osservazione della terra e dell’universo all’aeronautica civile e militare. Sono numerosi i brevetti sviluppati nel sito di Carsoli per poter garantire prestazioni molto avanzate e rispondenti a specifiche esigenze di componenti destinati ad essere montati sui sistemi ottici sia in ambito aeronautico civile e militare che in missioni spaziali di ESA (European Space Agency ), ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e NASA (National Aeronautics and Space Administration) come ExoMars, Bepi Colombo, Sentinel, Gaia, Solar Orbiter, James Webb Space Telescope.”

A questo bagaglio di competenze, esperienza e tecnologie si aggiunge un indotto che va dalle pulizie alla manutenzione dei macchinari, rilevante dal punto di vista occupazionale ma anche tecnologico.

A nostro avviso il piano prospettato dall’azienda oltre a sconvolgere la vita dei lavoratori a vario titolo coinvolti, contiene un messaggio inquietante per il nostro territorio che andrebbe colto con la dovuta attenzione anche dalla politica e dalle Istituzioni che ci rappresentano.

Comunicato stampa FIOM-CGIL della provincia dell’Aquila

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