Pillole di botanica: la Berretta del Prete, un arbusto spontaneo dalle bacche rosse che in autunno colorano il sottobosco


All’inizio dell’autunno camminando lungo i sentieri di montagna, oltre alla varietà di colori tipici di questo periodo, non è difficile notare alcune piante del sottobosco, principalmente arbusti, che mostrano i loro coloratissimi frutti. Una di queste è la Berretta del Prete o Evonimo dal nome scientifico Euonymus europeus, appartenente alla famiglia delle Celastraceae.

Il nome del genere deriva dai termini greci “éu=vero, bene, alla perfezione” e “ónoma=nome” quindi “di buon nome, buon auspicio”, con significato di pianta beneaugurante anche se tossica.
È una pianta arbustiva ornamentale che raggiunge i 4-5 m di altezza, solitamente in forma cespugliosa ma può crescere come alberello in terreni degradati, siepi e pendii.
Durante la primavera forma dei piccoli fiori bianchi ermafroditi che, in autunno, danno origine ai caratteristici frutti rossi (velenosi) dalla curiosa forma simile al cappello usato dai sacerdoti (da cui il nome).

La caratteristica principale è costituita dai frutti che maturano in autunno-inverno e ricordano, per la forma, il copricapo dei cardinali.
Iniziano con un colore rosa antico per poi intensificarsi con l’arrivo dei primi freddi, creando un contrasto netto tra il fucsia della capsula e l’aracio dei semi alsuo interno. Le bacche durano sul ramo fino a gennaio.


Il legno della Berretta del Prete è abbastanza duro, viene utilizzato per la produzione di carboncini da disegno e altri piccoli utensili, tra cu, in passato, i fusi per filare la lana, da cui il nome Fusaria o Fusaggine.
La pianta è particolarmente tossica. I suoi frutti, dopo 12-16 ore dall’ingestione, possono provocare nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e, nei casi più gravi, anche complicazioni cardio-circolatorie. Non è tossica per gli uccelli in quanto espellono i semi e, in questo modo, merli, pettirossi e tordi ne favoriscono la disseminazione.

Fonti:
Angelo Ianni, Floristica del Compresorio di Celano e Marsica Settentrionale – Piante arboree, arbustive ed erbacee autoctone e naturalizzate. Prossima pubblicazione.

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