Cerchio – “Sono orgoglioso della risposta immediata che il nostro Comune ha dato alla richiesta di aiuto della popolazione ucraina duramente colpita dalla guerra e sono ancora più orgoglioso del lavoro encomiabile che tutti i volontari stanno svolgendo per fornire un’accoglienza ottimale ai bambini ed alle famiglie che alloggiano nei locali dell’ex edificio scolastico”. Così il sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi.
“Ognuno sta dando il massimo di sé e questa dedizione incondizionata, che è arrivata anche da molti Comuni, associazioni, singoli individui, si legge negli occhi dei nostri ospiti che ringraziano con sguardi che vogliono essere fiduciosi verso il futuro. Abbiamo accolto 52 persone (di cui 46 bambini) e le accudiamo quotidianamente con amore e rispetto in attesa che ciascuno di essi trovi una collocazione che le istituzioni stanno individuando. Sono lieto di comunicarvi che alcune persone sono state ricollocate ma siamo in attesa di nuovi arrivi che richiedono un lavoro continuo e incessante.
La nostra struttura è infatti un centro di prima accoglienza in cui dare ospitalità ai profughi e aiutare il loro reinserimento in altri Comuni dell’intera Marsica che si dimostrano pronti a riceverli. Per questo sono a chiedervi di continuare a collaborare tutti insieme con lo stesso spirito, la stessa energia e la stessa volontà di aiutare a costruire un futuro migliore per tutti. Ognuno nel suo piccolo deve continuare a farsi dono degli altri perché l’aiuto del prossimo è un bene fondamentale della nostra comunità, un valore che ci contraddistingue ed a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare nonostante le fatiche, le incertezze ed i dolori che ciascuno vive, perché ora c’è chi ha veramente bisogno di noi.
È necessario proseguire nel nostro sforzo comune e vi ringrazio con sincerità ed ammirazione per ciò che state facendo e che sono certo continuerete a fare per aiutarci ad affrontare questa imponente sfida umanitaria, fiducioso del vostro immancabile apporto. Vi rivolgo quindi l’invito a partecipare ognuno come può, con il suo tempo, il suo lavoro o semplicemente una piccola donazione”.