L’Aquila – Si avvicinano le festività natalizie e i borghi abruzzesi si immergono, come tutti gli anni, in un’atmosfera dove tradizione, fede e arte si uniscono all’opera degli artigiani e alla vitalità delle comunità locali per dare vita a numerosi, talvolta davvero unici, presepi tradizionali. La Soprintendenza intende promuove il Progetto di schedatura avviato dall’ICPI (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), i cui obiettivi e finalità sono descritti alla pagina https://icpi.beniculturali.it/presepi-ditalia.
Nelle province di L’Aquila e Teramo, infatti, esistono numerose forme di rappresentazione della Natività (presepi viventi, vie dei presepi, presepi artistici permanenti), attorno alle quali peraltro si sono sviluppate nel tempo, a volte secoli perfino, attività artigianali tradizionali, rassegne e mercatini che proseguono ancora al giorno d’oggi, collezioni e raccolte museali. Come non ricordare ad esempio le caratteristiche statuine in terracotta (“mammuccje” e “pasquarelli”) realizzate nelle botteghe di Pacentro, oppure il suggestivo presepe subacqueo composto da sculture in ceramica di Castelli che vengono depositate sul fondo del Lago di San Domenico, a Villalago.
Proprio a Castelli, peraltro, un presepe monumentale ha fatto storia: modellato nella caratteristica ceramica locale da docenti e allievi dell’Istituto statale d’arte Grue tra il 1955 e il 1965, si compone di 54 statue a grandezza naturale, che hanno avuto l’onore di essere esposte in passato a Gerusalemme e Betlemme e più di recente a Roma in Piazza San Pietro per il Natale 2020. Altro presepe legato all’acqua, invece, è quello che viene fatto riemergere dal mare di fronte a Giulianova, dove il 6 gennaio una fiaccolata di sub accompagna l’arrivo dei Re Magi alla capanna pOsta al centro del bacino portuale.
Rinomate e singolari sono anche l’esposizione di presepi nei vicoli del centro storico di Pescasseroli, il presepe di cartapesta a grandezza naturale di Civitella Alfedena, i presepi itineranti che si svolgono da più di cinquant’anni a Pereto nella Marsica e a Cerqueto sul versante teramano del Gran Sasso, e il grande presepe rievocativo degli antichi mestieri dei Monti della Laga (oltre 600 mq di superficie) esposto nel Museo etnografico di Torricella Sicura.
Fonte: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo