Prezzo carburanti da record, non accennano a fermarsi gli aumenti, le associazioni: “adesso basta, via IVA e accise, siamo in emergenza”

Continua a salire in maniera incontrollata il prezzo dei carburanti, che sfiorano i record del 2013, nonostante il lieve calo delle quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo. “Prosegue la corsa dei prezzi dei carburanti, con la benzina che in modalità self service raggiunge i 1,797 euro al litro e il gasolio che arriva 1,667 euro al litro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica. “Anche se la benzina secondo i dati ufficiali del ministero non ha ancora superato la soglia di 1,8 euro al litro, smentendo le anticipazioni diffuse ieri, si tratta di un nuovo record che, secondo la nostra analisi, non si registrava dall’11 marzo 2013, quasi 9 anni fa, quando appunto era arrivata a 1,804 euro al litro. Anche per il gasolio si tocca il primato dal 23 settembre 2013, quando era pari a 1,678 euro al litro” denuncia Dona. “In una sola settimana il rincaro, per un pieno da 50 litri, è di circa 1 euro, 90 cent per la benzina e 1 euro e 1 cent per il gasolio. In un mese esatto, dall’inizio dell’anno, un litro di benzina è aumentato di 7,71 cent, pari a 3 euro e 86 cent a pieno, il gasolio di 8,2 cent, equivalenti a 4 euro e 10 cent per un rifornimento, pari a, rispettivamente, 93 e 98 euro su base annua” prosegue Dona. “In un anno esatto, dalla rilevazione del 1° febbraio 2021, quando la benzina era pari a 1.480 euro al litro e il gasolio a 1.351 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 15 euro e 84 cent in più sia per la benzina che per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 21,4% e del 23,5%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 380 euro all’anno sia per la benzina che per il gasolio” aggiunge Dona. “Il Governo non può più lavarsene le mani. La benzina, al pari di luce e gas, sta innescando una spirale inflazionistica molto pericolosa, con effetti nefasti per il potere d’acquisto e i consumi delle famiglie, e quindi per la ripresa in corso. Per questo nel prossimo Consiglio dei ministri si deve intervenire riducendo le accise di almeno 20 centesimi, sterilizzando gli aumenti che stanno dissanguando gli automobilisti” conclude Dona. Tuona anche l’associazione Assoutenti con il proprio presidente Furio Truzzi che dichiara: “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico. Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione”. “Dopo i deludenti provvedimenti sulle bollette energetiche, il Governo deve intervenire in modo efficace sui carburanti, altra emergenza che attanaglia le tasche dei consumatori – prosegue Truzzi – Occorre introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise (voci che, sommate, pesano per quasi il 60% su ogni litro di benzina venduto in Italia, 55,1% sul gasolio) quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia. Solo così sarà possibile contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese”.

I PREZZI

Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Ip si registrano rialzi di 1,5 cent/litro su benzina e gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,800 euro/litro (invariato, compagnie 1,811, pompe bianche 1,776), diesel a 1,675 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,682, pompe bianche 1,657); benzina servito a 1,926 euro/litro (+1, compagnie 1,978, pompe bianche 1,829), diesel a 1,807 euro/litro (+1, compagnie 1,857, pompe bianche 1,711); gpl servito a 0,819 euro/litro (invariato, compagnie 0,826, pompe bianche 0,811), metano servito a 1,788 euro/kg (-2, compagnie 1,845, pompe bianche 1,745), Gnl 2,573 euro/kg (+13, compagnie 2,609 euro/kg, pompe bianche 2,545 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,878 euro/litro (servito 2,092), gasolio self service 1,765 euro/litro (servito 1,992), Gpl 0,921 euro/litro, metano 2,081 euro/kg, Gnl 2,606 euro/kg. Stabili invece i prezzi praticati del Gpl, che vanno da 0,819 a 0,837 euro/litro (no logo 0,812). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,795 e 1,972 (no logo 1,755), con il valore minimo in crescita e il valore massimo in discesa.

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