Prima abbandonata e poi investita e uccisa: la tragica fine di una cagnolina lanciata da un’auto in corsa

San Benedetto dei Marsi – La vicenda raccontata dalle volontarie di A.M.A. Mano nella zampa è atroce ed emblematica di quanto possano essere crudeli certi esseri umani. Soprattutto nei confronti di chi si fida ciecamente di loro e che non può difendersi. Tutto inizia con l’abbandono di una cagnolina il cui aspetto richiama un border collie lungo la strada di campagna che collega San Benedetto a Venere dei Marsi.

Secondo quanto hanno potuto capire le volontarie, la cagnolina era stata “lanciata da una auto in corsa“. L’animale, diffidente e spaventato, si era rifugiato nello stesso punto dove era stato abbandonato, dopo essere stato momentaneamente salvato da alcune persone che gli avevano offerto un rifugio temporaneo dal quale però è stato allontanato poco dopo.

Fedele al luogo che le era rimasto come unico punto di riferimento, la cagnolina, probabilmente, era in attesa che coloro che l’avevano abbandonata venissero e riprenderla. Martedì mattina, il servizio di accalappiamento è intervenuto per recuperare l’animale, ma la cagnolina, esausta e spaventata, è riuscita a sfuggire. I volontari, sperando di facilitarne la cattura, hanno contattato le persone che l’avevano ospitato in passato, chiedendo loro di riaccoglierla.

L’obiettivo era quello di dare alla cagnolina le cure mediche necessarie e iniziare un percorso di socializzazione per prepararla all’adozione, donandole finalmente l’amore e la famiglia che non aveva mai conosciuto. Mercoledì pomeriggio, però, la tragica svolta: la cagnolina è stata trovata senza vita sul ciglio della strada, vittima di un investimento da parte di un trattore. Al collo, ancora stretta, una catena che le serviva da collare, unico segno di un passato che le è costato l’abbandono e la vita.

Ecco cosa fa l’ignoranza e l’indifferenza” scrivono da A.M.A. Mano nella zampa “Sarebbe bastato rivolgersi a qualcuno in grado di aiutare anziché lanciarla da un auto, rimetterla in strada, investirla e non fermarsi. Non la conoscevamo ma ci si è spezzato il cuore”.

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