Primavera marsicana in una lirica della poetessa Maria Assunta Oddi

Posare le sfumature della terra sulla pelle fatta foglia addormentata nel polveroso limo significa cogliere il dono meraviglioso della primavera che sboccia e fiorisce frammenti di vita. Sulla porzione infinita dell’umano viaggio lo splendore fatale di un fiore giallo della ruta annuncia inediti giardini.

Il seme.

Il velo di mistero sui campi

Rapido sparisce al brivido

Freddo del vento che punge

La pelle fatta foglia addormentata

Nel polveroso limo.

Il calice colmo dei canali zittisce

Il delirio dei tornanti sul silenzio delle carpe. 

Tra i solchi sollevati dall’aratro feroce

La terra finalmente respira vapori leggeri

Che scendono dai monti portandosi 

Via tutto tranne il verde germoglio

Che riposa nel seme.

Domani il chiaro croco della ruta

Brillerà nell’aria nativa come piccolo sole

La leggerezza del suo esserci.

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