Primo posto del vino prodotto al Serpieri al “Bacco e Minerva”, il plauso del presidente Di Pangrazio

Avezzano. E’ dell’IIS Serpieri di Avezzano il miglior al concorso enologico “Bacco e Minerva”.
Il prestigioso riconoscimento è avvenuto nella splendida cornice dell’Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis – Agostino” di Avellino che dal 10 al 12 maggio ha ospitato la XVI edizione del Concorso Nazionale “Bacco e Minerva”, promosso dal MIUR e riservato ai vini degli Istituti Tecnici e Professionali Agrari Italiani.
Una tre giorni dedicata al vino che è stata l’occasione per Dirigenti Scolastici, docenti e alunni di circa 30 Istituti Tecnici e Professionali provenienti da tutta Italia, di focalizzare i rapporti tra scuola azienda associazioni ed Istituzioni pubbliche.
L’Istituto ha partecipato con il vino prodotto da uve provenienti dall’azienda di Capestrano, vinificato nella moderna cantina della sede di Avezzano e presentato con l’etichetta vincitrice del concorso “Vesti…il vino” che ha promosso l’Istituto ed ha visto la partecipazione delle scuole medie del territorio .
Questo è un importantissimo riconoscimento per il nostro Istituto- osserva il Dirigente Scolastico Paola Angeloni- che ha nel suo gioco di squadra l’arma vincente per realizzare prodotti di alta qualità.
Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio si è congratulato con l’Istituto Agrario “Arrigo Serpieri” di Avezzano per aver vinto il primo premio nella categoria dei vini rossi IGT e con l’Istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni di Chieti per aver raggiunto il secondo posto nella categoria dei Bianchi Doc e Docg nel concorso enologico nazionale “Bacco e Minerva” svoltosi ad Avellino dal 10 al 12 maggio.
“Ritengo questi riconoscimenti importanti per gli Istituti regionali – ha affermato Di Pangrazio – perché sono il risultato di un lavoro che ha trovato la giusta testimonianza in una manifestazione di livello nazionale e che grazie all’impegno profuso dai docenti e dai ragazzi dimostra ancora una volta che la nostra Regione è un comprensorio ricco di storia, cultura e passione per l’enologia. Con la partecipazione a questi concorsi, la scuola mette in pratica la sua funzione fondamentale di far vivere ai partecipanti la concretizzazione dell’azione didattica, passando dalla teoria alla pratica, facendo vivere allo studente una realtà concreta e fattiva all’interno del proprio Istituto. Così come è di fondamentale importanza formare le nuove generazioni verso quei mestieri legati alla terra – conclude il Presidente – Produrre vino significa conoscere ed amare il proprio territorio, fare vino in Abruzzo è possibile e vanno sostenute le iniziative che possono offrire ai ragazzi una opportunità di lavoro anche fuori dal mondo della scuola”.

 

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