Processo contro AYOUB JARRAR per la morte di Sara Sforza. ASAPS ammessa come parte civile dal Tribunale di Avezzano

Celano – “Per l’attività profusa dall’Associazione Asaps finalizzata all’elaborazione di progetti, analisi, azione di stimolo e di proposta nella sensibilizzazione del tema della sicurezza stradale ed in linea con i suoi scopi statutari”. E’ questa, in sintesi, la motivazione con cui il Tribunale di Avezzano (giudice Dr.ssa PROIA), ha ammesso l’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) come parte civile nel processo a carico di AYOUB JARRAR, imputato di omicidio stradale a seguito del sinistro nel quale il 2 gennaio 2020 perse la vita la giovane Sara Sforza di anni 23.

L’ammissione dell’ASAPS – assistita dall’Avv. Augusto Baldassari di Forlì e dall’Avv. Luisa Cornacchia del foro di Avezzano – è stata decisa superando le decise riserve della difesa.
L’incidente, avvenuto verso le 17,30 del 2 gennaio di quest’anno a Celano, sulla Tiburtina Valeria, nei pressi di un centro commerciale, aveva destato un notevole clamore ad Avezzano, tanto che gli amici organizzarono nello scorso mese di febbraio una fiaccolata per le vie della città in ricordo di Sara. Gli organizzatori, nel descrivere l’iniziativa parlarono del “ricordo di una vita giovane, volata via all’improvviso; di sogni nel cassetto, di emozioni forti, di affetti profondi: un mondo lasciato in un freddo pomeriggio d’inverno, per non tornare più”.

Secondo l’accusa l’imputato – un cittadino marocchino – sarebbe stato riscontrato positivo all’alcool test ed avrebbe provocato il sinistro dopo una serie di sorpassi pericolosi.
Ora nel processo l’ASAPS affiancherà l’accusa per rendere una testimonianza del proprio impegno nell’appoggiare l’introduzione nel nostro ordinamento penale della norma sull’omicidio stradale.

“Il riconoscimento di ASAPS come parte civile nei processi per omicidio stradale aggravato” – ha commentato Giordano Biserni, Presidente dell’Associazione – “è oramai diffuso nei Tribunali italiani”.

Infatti, l’ASAPS è stata legittimata a stare in giudizio ben cinque volte dal Tribunale di Roma e precedentemente dai giudici di Padova, Piacenza, Pavia, Rimini, Frosinone, Forlì, Lucca, Firenze, Brescia, Catanzaro, Chieti e Bergamo.

“Siamo lieti” – ha concluso Biserni“delle parole con cui ora il Tribunale di Avezzano, abbia voluto riconoscere il nostro impegno per la sicurezza stradale”.

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