Progetto Piazza Wifi Italia, boom di richieste dai comuni abruzzesi

Regione – Piazza Wifi Italia è un progetto promosso dal ministero per lo Sviluppo economico derivante dal protocollo di intesa tra MiSE, MiBACT, Agid e ANCI “che ha come obiettivo quello di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’applicazione dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale”. I lavori sono stati affidati nel gennaio di quest’anno alla società Infratel Italia e i primi interventi stanno coinvolgendo “tutti i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei quali sono state già avviate le attività di progettazione d’intesa con le amministrazioni locali”. Agli iniziali 8 milioni di euro se ne aggiungono altri 45 per la realizzazione di nuove aree wifi gratuite, con una priorità riconosciuta ai 3.407 piccoli comuni italiani al di sotto dei 2mila abitanti. A Torricella Sicura in provincia di Teramo è entrato in funzione il primo hotspot.

Il progetto prevede, oltre all’installazione, anche la configurazione, la gestione e la manutenzione per 3 anni dei punti wifi in capo alla società Infratel, mentre ai Comuni spetteranno la fornitura di alimentazione elettrica per gli apparati, nonché la connettività internet. Per i Comuni colpiti dal sisma 2016, invece, anche la connettività è a carico di Infratel.

Al primo giorno utile (26 febbraio), sono stati 567 i Comuni italiani a presentare la richiesta di cui 68 abruzzesi: a renderlo noto via Twitter, tra gli altri, Andrea Giarrizzo, membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera, eletto 5 Stelle. Duri, però, i commenti in risposta al tweet: in molti infatti parlano di “spreco” per un’iniziativa definita “retrogada” in vista della ormai imminente diffusione del 5G, altri sottolineano quanto la necessità di una connessione wifi gratuita non sia da considerarsi una “esigenza forte” in un momento critico per il nostro paese dove manca il lavoro e le grandi opere sono ferme. Altri utenti invece denunciano il fatto di dover fornire il proprio codice fiscale e altri dati personali per scaricare l’app e accedere al servizio. Dalla Camera i pentastellati invece assicurano: “i territori in difficoltà potranno rinascere superando isolamento e spopolamento”.

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