L’Aquila – Il Giudice Sportivo ha emesso i provvedimenti relativi agli incidenti che hanno avuto luogo al termine della partita tra L’Aquila 1927 e Sambenedettese, disputata domenica 26 Gennaio 2025 allo stadio Gran Sasso.
Gli scontri tra i tifosi delle due squadre, avvenuti al termine del match, hanno portato a una serie di decisioni disciplinari che riguardano entrambe le società coinvolte.
Al club aquilano sono stati inflitti una multa di 3.000 euro e la squalifica del campo per una giornata. La motivazione risiede in diversi episodi di comportamento scorretto da parte dei tifosi di L’Aquila.
Durante il match, sono stati introdotti e utilizzati materiale pirotecnico, tra cui 4 fumogeni lanciati nel settore riservato ai sostenitori locali e 1 fumogeno scagliato sul terreno di gioco. Inoltre, al termine della gara, circa 50 tifosi aquilani si sono resi protagonisti di una rissa in cui sono stati sferrati calci, pugni e colpi inferti con oggetti atti a offendere, come cinture e aste di plastica.
La situazione è peggiorata ulteriormente quando due tifosi hanno tentato di accedere con la forza all’area degli spogliatoi, spintonando e insultando i tesserati della squadra avversaria. Questo ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ristabilire l’ordine.
Anche il club rossoblù della Sambenedettese è stato coinvolto nelle misure disciplinari. È stata inflitta una multa di 2.800 euro e una diffida per la società, a causa di comportamenti simili da parte dei suoi tifosi. Anche in questo caso, alcuni sostenitori hanno introdotto materiale pirotecnico, tra cui 7 fumogeni e 2 petardi, utilizzandolo nel settore a loro riservato.
Al termine del match, si è verificata una rissa, che ha visto coinvolti circa 50 tifosi, i quali hanno lanciato calci, pugni e colpi con oggetti atti a offendere, come cinture e aste di plastica. Inoltre, una persona non identificata è entrata nell’area degli spogliatoi, rivolgendosi in maniera offensiva a un membro della squadra avversaria.
Le sanzioni inflitte dal Giudice Sportivo rappresentano un primo passo importante, ma è necessario un impegno costante e coordinato per eradicare questo fenomeno e garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano gli impianti sportivi.
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