Regione, per l’Anac Quaglieri non è incompatibile. “Ai finti perbenisti ho regalato più di un mese di notorietà”

Trasacco – “Mendacium pedes non habet. Sarebbe sufficiente questa locuzione per rispondere in maniera ermetica, esaustiva e mi auguro, definitiva, ai detrattori che da più di un mese profondono il loro impegno, la propria dedizione, gran parte del loro tempo, issando la bandiera del rispetto delle regole e cercando un vento favorevole quando in realtà tale vessillo servirebbe loro per coprire la scarsità di argomentazioni, la pochezza di contenuti ma soprattutto la totale assenza di fiducia da parte dei tantissimi cittadini abruzzesi che hanno deciso lo scorso Marzo, non a caso, di relegarli nelle posizioni che più gli si addicono per natura, quelle della minoranza”. Lo scrive l’assessore regionale Mario Quaglieri.

“A fugare ogni dubbio circa la mia presunta incompatibilità nel rivestire il ruolo di Assessore Regionale ed a screditare le tante falsità veicolate da tali urlatori è L’autorità nazionale anticorruzione (ANAC), la stessa da loro adita affinchè facesse chiarezza sul caso che ci occupa. Mi auguro, confido nel loro spirito di abnegazione così come in precedenza, abbiano la stessa indole certosina nel reperire tale pronuncia, così da avere chiaro il quadro delle norme vigenti in materia, principi di diritto imperanti da me sempre rispettati, sia come uomo di istituzioni che come cittadino comune.

Forse le innumerevoli dimostrazioni di fiducia nei miei confronti non sono figlie, come asserito da qualcuno, di una spiccata propensione alla socialità o frutto di una naturale empatia verso le persone ma, al contrario, sono il risultato della fiducia di migliaia di persone che attraverso il loro voto hanno ritenuto, nel rispetto delle normative, che fossi io a doverli rappresentare, senza eludere in maniera alcuna la legge né cercando una differente applicazione. La pronuncia ANAC notificatami ieri ha sancito che non vi è alcuna violazione del d.lgs n. 39/2013 circa l’incompatibilità o ogni altra causa che possa ostacolare il ricoprire la carica di Assessore Regionale continuando ad esercitare la mia professione.

È opportuno precisare che sono state vagliate tutte le ipotesi che potessero dar vita ad impedimenti di sorta, esame conclusosi con un parere che non rileva alcuna causa di incompatibilità. Ai finti perbenisti, apparenti difensori della legalità, ho comunque regalato più di un mese di notorietà perché senza tale questione, forse sollevata ad hoc, non avrebbero trovato l’ampio spazio sulla stampa loro dedicato, molto più, quindi, dei 15 minuti di notorietà cui facevo cenno in un precedente comunicato.

Concludendo, ancora una volta ribadisco la totale fiducia avuta sempre negli organi deputati a giudicare in merito alla sollevata questione, verso i quali dal principio ho offerto tutta la mia disponibilità affinchè nel breve termine venisse oggettivamente chiarita l’assenza di cause ostative, alla minoranza, invece, permettetemi di rivolgere l’invito a proporre soluzione circa le tante problematiche che interessano la nostra Regione, laddove ne siano in grado, perché, ahinoi, non si può vivere sempre di luce riflessa”.

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