Pescina – Dal 19 al 22 agosto prossimo, si svolgerà nel Comune di Pescina, la XXV Edizione del Premio Internazionale Ignazio Silone, promossa dal Comune, Regione Abruzzo, Centro Studi Ignazio Silone e Parchi Letterari. Un evento ricco di appuntamenti culturali tutti dedicati al grande letterato marsicano, tra percorsi paesaggistici, convegni, mostre, proiezioni, musica e teatro.
Il mondo della cultura e dell’arte per 4 giorni parlerà e si confronterà sullo scrittore, saggista, drammaturgo, politico e giornalista, annoverato tra gli intellettuali italiani conosciuti e letti in Europa e nel mondo, I. Silone (pseudonimo di Secondino Tranquilli).
In occasione del Premio, l’attore-regista Agostino De Angelis, porterà in scena un suo inedito adattamento teatrale dedicato a Silone, il 21 agosto alle ore 21 c/o la Casa Museo a Pescina, organizzato dall’Associazione ArcheoTheatron ad ingresso libero.
In scena con lo stesso De Angelis, il tenore Fabio Andreotti con l’accompagnamento al pianoforte di Massimiliano Franchina e gli attori Pietro Bianchi, Daniela Tartaglione e Lino Iulianella con i canti della Corale Folkloristica Fontamara di Pescina, coordinatrice Desirée Arlotta.
Nell’adattamento del regista si darà risalto all’uomo Silone, alla sua vita privata e politica, non solo attraverso l’interpretazione, la musica e il canto, ma anche con video proiezioni di immagini e filmati. Tutti ricordano Silone per il suo romanzo più famoso “Fontamara”, da cui peraltro, fu tratto il film dall’omonimo nome per la regia di Carlo Lizzani, che tratta delle condizioni di povertà, di oppressione sociale, ingiustizia dei contadini (cafoni) della marsica e di tutti i lavoratori nel primo novecento. Silone, fu anche colui che per molti anni partecipó attivamente alla vita politica italiana negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali, fu antifascista e uno dei fondatori del partito comunista italiano, e in seguito, sarà espulso per la sua dissidenza stalinista, passó al partito socialista democratico e per questi avvenimenti fu esule all’estero. Negli anni dopo il secondo dopoguerra, Silone sarà spesso osteggiato dalla critica italiana e dal partito comunista, mentre all’estero era già stato molto apprezzato; solo tardivamente gli furono riconosciuti meriti letterari e politici in Italia.
