Avezzano – “In relazione alla riapertura degli incroci di via Corradini con Corso della Liberta’ e via Trieste, e con riferimento alle notizie riportate in alcuni articoli pubblicati in data di ieri su organi di stampa si ritiene opportuno fornire talune precisazioni per contributo e corretto diritto di informazione.
In via preliminare si rende necessario chiarire che la riapertura dei suddetti incroci non discende dal provvedimento di revoca (delibera n° 100 del 20.09.2019 ) ma costituisce effetto procedurale del completamento dei lavori di riqualificazione della fontana in piazza Risorgimento ed aree adiacenti II stralcio, e come tale prerogativa di apposita ordinanza dirigenziale adottata in conformità alla normativa vigente e nel rispetto dei principi di legittimità dell’azione amministrativa.
Nello specifico si fa rilevare che gli incroci in questione, sulla scorta degli atti di ufficio, non risultano oggetto di specifici vincoli da parte della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l’Abruzzo, diversamente dall’area di piazza Risorgimento oggetto di specifico vincolo ai sensi del d.lgs n. 42/2004.
Peraltro il progetto approvato – che rappresenta uno “stralcio” dell’ampio progetto di sistemazione e pedonalizzazione nel settore centrale della città che ha vinto il concorso di idee nel 2013 – prevede, allo stato attuale degli atti , la transitabilità degli incroci , proprio per questo realizzati con materiali e accorgimenti tecnici in grado di permettere il transito di veicoli con limitazioni, cosi’ come previsto nel progetto.
I lavori cosi’ come realizzati sono pienamente conformi al progetto definitivo approvato dall’amministrazione comunale con la predetta delibera di giunta n° 228/2018, compreso il mantenimento dell’apertura al traffico veicolare dei predetti incroci .
Viceversa il provvedimento di revoca della deliberazione n. 180/2009 – assunto comunque ad esito di una approfondita ricognizione e di un processo di auditing delle componenti delle categorie sociali ed economiche interessate – si e’ reso ineludibile in conseguenza alle modifiche sostanziali delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale e più in generale del sistema della mobilità, dell’ambiente e dell’assetto urbanistico apportate dalle amministrazioni precedenti che di fatto hanno vanificato le prescrizioni contenute nella delibera oggetto della revoca, facendo rilevare le stesse non piu’ coerenti con le finalità che si intendevano perseguire.
Inoltre, nel quadro del contemperamento degli interessi pubblici coinvolti ivi compresi quelli della tutela dell’ambiente, con il medesimo provvedimento di revoca, è stato dato avvio ad un processo di revisione dell’intero sistema della circolazione stradale, mediante l’aggiornamento e la redazione di un nuovo piano generale urbano del traffico, da porre in essere attraverso la compartecipazione delle associazioni e le categorie socio economiche interessate.”