Ricettazione di un telefono cellulare, assolto

Celano – Era stato condannato a due mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 100 euro per aver acquistato un cellulare risultato provento di una rapina. In Corte D’Appello, tuttavia, i giudici hanno ribaltato la sentenza di primo grado ed hanno assolto Said Chaker, marocchino residente a Celano.

La vicenda risale al 2007 quando un musicista di Posillipo si è recato in Commissariato denunciando di essere stato vittima di una rapina nel corso della quale i malviventi gli avevano sottratto anche il telefonino.

E’ così partita un indagine degli agenti di Polizia che attraverso le acquisizioni dei tabulati telefonici relativi al codice Imei del telefono avevano consentito di accertare che il cellulare era in uso allo straniero.

Per questo motivo, l’uomo era stato accusato di ricettazione e condannato in primo grado. La Corte D’Appello dell’Aquila, tuttavia, ha accolto le richieste dei legali difensori, gli avvocati Luca e Pasquale Motta, ed ha assolto l’uomo perché il fatto non costituisce reato.

Secondo i legali, infatti, il marocchino aveva inserito la sua scheda sim nel telefono dopo diverso tempo dal furto e dopo che lo stesso era stato acquistato da alcuni soggetti prima di lui: non ci sarebbe prova certa, quindi, del fatto che l’uomo fosse a conoscenza che il cellulare fosse stato rubato.

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