domenica, 8 Settembre 2024
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Ritrovato un nuovo manoscritto sulla vita di San Francesco

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Celano – Importante Convegno Internazionale della pontificia facoltà teologica San Bonaventura – Seraphicum dei Frati Minori Conventuali in programma per venerdì 29 gennaio 2016 a Roma presso l’Auditorium Seraphicum dal titolo “Tommaso da Celano agiografo di San Francesco”.

“Si tratta di un convegno – spiega Giancarlo Sociali, Presidente dell’Associazione Culturale Beato Tommaso da Celano– che a noi Celanesi e Marsicani porterà ulteriore onore ed orgoglio, sarà una pietra miliare ed ulteriore tassello che completa un mosaico iniziato dal Frate Tommaso da Celano sulla vita di San Francesco. Vengo al punto: da alcuni anni lo studioso francese Jacques Dalarun, uno dei più noti e reputati specialisti della vita e delle opere di Francesco d’Assisi ipotizzava l’esistenza di alcuni testi cronistici, scomparsi o nascosti, che avrebbero potuto costituire il materiale su cui il primo biografo del Santo, il minorita Tommaso da Celano avrebbe costruito dietro indicazione del ministro generale Crescenzio da Iesi, dopo il 1244, una seconda redazione del suo testo agiografico che a suo tempo era stato composto nel 1228 in coincidenza con la canonizzazione di Francesco : La Vita Prima. Da tempo si cercava l’anello di congiunzione testuale tra le diverse redazioni della fatica agiografica di frate Tommaso. Ma ecco il colpo di scena. Nell’ottobre scorso Jacques Dalarun, rintraccia un codice che sta per essere battuto all’asta e riesce a sottrarlo ai collezionisti o alle biblioteche concorrenti e se lo aggiudica tramite amici al prezzo nemmeno astronomico di 60.000 euro”.

“Il capofila internazionale degli studiosi della vita di Francesco, André Vauchez, si è prudentemente espresso al riguardo, ma ha usato tuttavia toni entusiasti che, pronunziati da lui, sono affidabili: questa che ormai tutti chiamiamo Leggenda Umbra dovrebbe situarsi, per quanto attiene la sua composizione, tra 1237 e 1239 e sarebbe davvero il crocevia nodale tra le differenti Vitae celaniane e le altre fonti, Legenda trium sociorum compresa”.

“Silvia Guidi dell’Osservatore Romano dice che: leggendo con attenzione risulta evidente che in quest’ultimo ritrovamento anche la riflessione dell’autore si è notevolmente approfondita nel tempo, soprattutto sui temi della povertà e dell’amore per le creature. Tommaso da Celano era un uomo molto profondo e non ha mai smesso di riflettere sull’insegnamento di Francesco. Si sottolinea molto di più la concretezza dell’esperienza della povertà, dell’experiri paupertatem non in senso simbolico, allegorico o solo spirituale, ma reale: significa indossare gli stessi vestiti e mangiare lo stesso cibo dei poveri. E si approfondisce il tema della fraternità con l’intera creazione. Nella riscrittura Tommaso da Celano, riflette sul fatto che la fraternità con la creazione riguarda anche gli esseri privi di ragione, non solo gli esseri umani; è un discorso anti-identitario. Siamo diversi ma fratelli, perché tutti discendono dalla paternità del Creatore. Per questo non sono d’accordo quando sento dire “Francesco amava la natura”: è un concetto pagano. Francesco amava i suoi fratelli uomini e animali perché figli di uno stesso Creatore”.

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Angelo Zarini

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