Avezzano – Aria di rivoluzione quella che tira in via Ferrara, sede dell’Avezzano Calcio. Dopo l’addio di Colavitto e la scelta di De Angelis come nuova guida della squadra, cambiano anche le figure societarie: Mauro Traini, ex direttore sportivo, è stato promosso ufficialmente a direttore generale per affiancare il giovane Paolo Staffa che farà le veci del d.s.
Con l’arrivo del dirigente calabrese sono stati scelti già sei o sette calciatori che l’anno prossimo vestiranno la maglia biancoverde, sia over sia giovani, ancora però nulla è ufficiale visto che si dovrà attendere il 1 luglio per le firme dei documenti necessari.
Traini ha precisato, nella conferenza di presentazione del suo nuovo collega, che: <<Per circa sette giocatori è praticamente fatta, poi ne dovremmo prendere altrettanti. Partiranno quasi tutti perché molti erano calciatori he ci siamo ritrovati l’anno scorso, col nostro progetto ne rimarranno solo tre o quattro tra cui Di Renzo.>> Poi ha continuato: <<Avremo uno staff che non lascerà nulla al caso, dalla parte tecnica a quella dirigenziale fino al settore giovanile. Tutti lavoreremo per il bene dell’Avezzano Calcio.>>
Staffa, invece, si è presentato dicendo: <<Sono una persona umile e con voglia di lavorare, ci vorrà del tempo perché stiamo facendo una vera e propria rivoluzione, ripartendo da zero.>>
<<L’obiettivo della prossima stagione è quello di far meglio dello scorso anno.>> ha detto il presidente D’Alessandro, e il direttore sportivo, senza sbilanciarsi, ha provato a ipotizzare un piazzamento ideale per il club: <<Stiamo lavorando tutti in sintonia, io, Traini che considero un mentore, il presidente e l’allenatore per creare una squadra di medio-alta classifica, senza fare nessun proclamo. Naturalmente vogliamo andare il più lontano possibile.>>
Insomma, i progetti sembrano importanti, toccherà al campo decretare se il lavoro e l’impegno di ogni membro della società sarà efficace. Le idee sono quelle di giocare con degli under in fase difensiva, si parla già di un giovane difensore brasiliano, e di affidare, invece, le chiavi dell’attacco a giocatori di esperienza che conoscono già la categoria.
Foto di Manuel Conti