Rocca di botte, sequestrata l’area dell’esplosione

Su disposizione della procura l'area in cui è esploso il fuoco d'artificio è stata sequestrata. Sarà vigilata da carabinieri, protezione civile e polizia locale. Si attendono gli artificieri e i vigili del fuoco che faranno esplodere i residui trovati di altri fuochi. Aperta un'inchiesta

Rocca di Botte. E’ stata aperta un’inchiesta sull’incidente avvenuto ieri sera vicino al campo sportivo di Rocca di Botte.

Su disposizione della procura di Avezzano i carabinieri hanno sequestrato l’area in cui è accaduto il tutto: dove un bambino di 11 anni,  di Pomezia, residente a Camerata Nuova, ha raccolto un fuoco d’artificio inesploso che gli è scoppiato in mano.

Una scena inquietante quella che si sono trovati di fronte gli inquirenti che questa mattina hanno perimetrato l’area. E’ stato ritrovato un dito del bambino e altri resti. Decine di metri quadrati in cui sono stati trovati residui di fuochi d’artificio. Ce ne sono altri inesplosi.

L’area sarà sorvegliata da carabinieri, polizia locale e protezione civile 24 ore su 24, in attesa che arrivino i vigili del fuoco e gli artificieri che faranno esplodere tutto quello che troveranno.

La ditta che ha curato i fuochi alla festa dell’11 settembre è di Subiaco e ora resta da chiarire se ha effettuato una bonifica o meno, o se quanto meno lo ha fatto seguendo tutte le regole, sull’area in cui il bambino ha raccolto il fuoco d’artificio inesploso.

Il sindaco di Rocca di Botte si è attivato per seguire la vicenda.

Il bambino ha perso la mano sinistra e il polso. E’ ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Avezzano e al momento ha una prognosi di 40 giorni.

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