Pescasseroli – Rubare è un atto che, in ogni sua forma, tradisce la dignità umana. È un atto di miseria, non solo materiale, ma soprattutto morale. Quando il furto si accanisce su pochi spiccioli, sottratti con la vigliaccheria a una cassetta delle offerte, predisposta all’interno di un presepe di un ente di volontariato, allora si travalica il confine della necessità e si entra nel territorio della meschinità più assoluta.
Il furto, denunciato da una cittadina attraverso un gruppo social, è avvenuto ai danni di una realtà che dovrebbe rappresentare un faro di speranza: la Croce Rossa di Pescasseroli, un ente che da sempre si distingue per il suo impegno a favore delle persone più vulnerabili.
La cassetta delle offerte non era solo un contenitore di denaro, ma un simbolo di generosità, un gesto semplice ma significativo che alimentava le attività di assistenza agli anziani, ai bambini e a tutte le persone in difficoltà. Rubare da una cassetta delle offerte in un contesto simile non è solo un atto di furto. È un atto di totale disprezzo per il lavoro di chi, come la Croce Rossa, dedica il proprio tempo e le proprie risorse a chi ne ha davvero bisogno.
I pochi spiccioli rubati non rappresentano una somma significativa in termini economici, ma sono simbolo di un impegno che va ben oltre il denaro: sono risorse che avrebbero potuto contribuire a sostenere chi ha bisogno di assistenza, a finanziare attività di primo soccorso, a procurare cibo o medicinali per le persone in difficoltà.
Il furto di denaro destinato ad attività di volontariato non è solo una questione di povertà materiale, ma di un’inquietante perdita di valori. Questo furto, purtroppo, ci ricorda quanto sia fragile la nostra società e quanto sia importante preservare i valori di comunità, di generosità e di rispetto per gli altri.
Nonostante questo gesto vile, la Croce Rossa di Pescasseroli e tutte le realtà di volontariato continueranno a fare la loro parte, perché la vera forza sta nel non arrendersi mai, anche quando le circostanze sembrano avversi.
