“Salviamo l’Orso” risponde ad Antonio Carrara

Marsica – In risposta alle precisazioni dall’ Ufficio di Presidenza del PNALM, interviene la l’associazione “Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano ONLUS”, che al riguardo scrive,: “ …Onestamente pur conoscendo l’abilita’ dialettica di Antonio Carrara non capiamo dove voglia andare a parare. Cosa vuol dire  che sulle parole si può giocare a lungo ?  Il Parco ed il Comune avevano affermato , nero su bianco, che la strada era INTERAMENTE asfaltata  e questo  e’ semplicemente NON VERO in quanto l’ultimo tratto, il più lungo tra quelli interessati dal progetto di rifacimento ed  interno ai confini  del Parco NON LO E’ …..Questo lo sapevano da sempre  tutti coloro che lo hanno percorso  negli ultimi 10 anni e da ieri grazie alle nostre foto e’ di conoscenza pubblica.
Se , come dice Carrara, “la preoccupazione del Parco e’ quella di evitare che la sistemazione della strada comporti un maggiore traffico motorizzato nell’area..” la soluzione e’ semplice si vieti quella sistemazione che non serve a nessuno o la si limiti alla chiusura di qualche buca .

Il Presidente ci ricorda anche le meritorie iniziative a favore delle faggete vetuste ed  il rilascio in libertà dell’orsetta lamentando che qualcuno non se ne ricordi.  Certo non può essere “Salviamo l’Orso” il destinatario delle lamentele di di Antonio Carrara , noi  non solo abbiamo difeso  e lodato l’operato del Parco  ma abbiamo addirittura polemizzato pubblicamente con altre associazioni ambientaliste e determinati  ambienti scientifici  che  non ritenevano possibile per esempio il rilascio di Morena , quindi se c’è qualcuno in debito di gratitudine quelli siamo noi.
Poi cosa pretende il Presidente del Parco che in cambio del rilascio di Morena o della protezione della valle Cervara le associazioni siano pronte a chiudere non un occhio ma entrambi  su un’operazione che vanifica proprio gli sforzi messi  in campo  con Morena o la Valle Cervara….?? Pensa  forse Carrara di essersi guadagnato una sorta di franchigia per cui a fronte di alcune iniziative virtuose adesso si possono autorizzarne altre per guadagnarsi il favore di qualche amministrazione comunale ? E cosa dovrebbero dire tutti gli altri Sindaci del Parco costretti a misurarsi con vincoli , procedure  e dinieghi di nulla osta che non sembrano valere per  il Sindaco di Villavallelonga…tra l’altro amministrazione “baciata” dai 300000 Euro annui  che  incassa da un impianto fotovoltaico che certo non ha abbellito il suo territorio ma almeno produce reddito cosa che certamente la nuova strada non produrrà.

Abbiamo sentito di tutto in queste settimane..che la strada era asfaltata , che servirebbe ad aumentare la tutela della Vallelonga, che servirà a rilanciare il turismo, che fu autorizzata nientepopodimeno che da Franco Tassi….ma nessuno che ci risponda sulla questioni reali vale a dire :
1)      L’attuale pista bianca forestale che oggi attraversa  i Prati d’Angro , risagomata ed asfaltata ,servirebbe meglio  i compiti istituzionali per cui fu creato il PNALM ?
2)      La nuova progettata sistemazione della pista garantirebbe maggior tranquillità alla fauna pregiata del Parco ?
3)      La pista attuale con una manutenzione ordinaria (riempimento di poche buche) sarebbe  sufficiente per coloro che la utilizzano ( allevatori, turisti naturalistici, ospiti dei rifugi ) ?

Carrara ed il PNALM  rispondano a questi semplici quesiti  e ne tengano conto al momento della valutazione d’incidenza , noi non chiediamo altro , non fosse  che per ragioni di giustizia nei confronti degli amministratori di tutti i paesi della comunità del parco che non possono essere trattati secondo due pesi e due misure.

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