Salvini: “Arrivo io e la casa viene sgomberata: vuol dire che il Sindaco dormiva un pochino”

Il leader della Lega Nord: "Chiunque occupa una casa abusivamente deve essere sfrattato, con le buone o con le cattive"

Avezzano – “Se è bastato il preavviso dell’arrivo di Matteo Salvini per far sgomberare la casa occupata abusivamente di via Mattarella vuol dire che il Sindaco dormiva, dovete tenerlo sveglio”.

Il piglio è quello di sempre. Di chi non si spaventa nemmeno davanti al diavolo. Il leader della Lega Nord è giunto poco prima delle 16 in via Aldo Moro, dove lo attendevano un nutrito gruppo di persone che urlavano slogan e sventolavano bandiere.

salvini1Non ci sono stati solo applausi, tuttavia, per Salvini: uno sparuto gruppo di donne non ha perso l’occasione per protestare in merito allo sgombero di questa mattina: “La casa è occupata da una marocchina – hanno gridato -, noi siamo italiane: i poliziotti hanno portato via una bimba di sette mesi”.

“Chiunque calpesti i diritti di un cittadino o ritenga di poter andare contro la legge – ha replicato secco Salvini – per quanto mi riguarda deve essere sfrattato come in questo caso, con le buone o con le cattive”.

salvini 3“Il nostro obiettivo – ha poi spiegato – è quello di ridurre un pochino le tasse e permettere ai giovani di 20 o 30 anni di poter mettere su famiglia in Abruzzo, altrimenti arrivano ‘fenomeni’ come la Boldrini che sostiene  che siccome qui non si fanno figli bisogna far arrivare migliaia di immigrati per pagarsi le pensioni”.

Poi un affondo sul rischio chiusura del Tribunale di Avezzano: “Sicuramente non si salva il bilancio dello Stato chiudendo il presidio giudiziario e mettendo in difficoltà tantissime persone”.

Infine il leader della Lega Nord si è concesso decine di selfie con i giovani giunti per il suo intervento.

“Se dovessero occupare nuovamente una casa – ha concluso scherzando – dite che sta per tornare Salvini così il problema è risolto”.

Verso la fine del comizio, il gruppo di donne rom hanno ripreso ad insultare Salvini che ad un certo punto, rivolgendosi in lontananza a una di loro, se ne è uscito con “e spegniti, che hai rotto le palle”. Ma poi,stemperando i toni, ha tentato di recuperare con un “Signora, le mando un bacione”.

Galleria Fotografica a cura di Manuel Conti e Luisa Novorio

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