Avezzano – Nella città di Avezzano si sa, Aprile è un mese speciale, perché si festeggia la Madonna di Pietraquaria, con tutti i suoi riti…la fiera, la processione ed i “focaracci”. Nella Marsica, la festa del 27 Aprile, è conosciuta soprattutto perché Avezzano è il maggior centro marsicano: ma pur essendo conosciuta non è mai stata “sentita” dai paesi limitrofi alla città stessa, perché ogni paese ha il suo Santo protettore, di cui ogni piccolo borgo è geloso e quindi, ognuno pensa a sé.
Tranne qualche episodio negli anni precedenti, sicuramente sotto iniziativa di qualche “trapiantato” avezzanese negli altri centri marsicani, il focaraccio non è mai stato annoverato nel calendario degli eventi dei comuni limitrofi ad Avezzano: un accenno simile, forse, lo si può scovare nei vecchi focherelli in onore di San Giovanni Battista (che venivano saltati dai bambini per strada) il 24 giugno. O forse nei grandi falò in onore di San Antonio Abate a Collelongo, in cui si ardevano i vecchi mobili come buon auspicio per il nuovo anno.
San Pelino, per la prima volta quest’anno, ha voluto rendere omaggio alla Madonna di Pietraquaria accendendo un fuoco tutto suo, di tutto rispetto, e non meno importante degli altri, per festeggiare il rito mariano del suo Comune.
Il 26 a sera, negli spazi adiacenti l’oratorio parrocchiale, i giovani dell’Asd sanpelinese, si sono attrezzati con tavoli, panche e materiale da bruciare per partecipare alla tradizione che fin dal 1870 è caratteristica di questa festa. Don Antonio Allegritti ha benedetto ( come fanno ovunque) il falò prima di accenderlo…e via ai festeggiamenti!
Sono stati venduti arrosticini, panini, birra e vino… c’è stata musica dal vivo del gruppo TRIBU’ ANXA (autoctona, ma composta da grandi musicisti conosciuti in tutto l’Abruzzo), e l’affluenza è stata sostanziosa: persone da Avezzano, gente dai paesi limitrofi.
Gli organizzatori si ritengono molto soddisfatti, sebbene questo fosse per loro un banco di prova, tanto da non invitare alcuna carica istituzionale, organizzando l’evento nel massimo rispetto di tutti, ma nell’assoluto anonimato, almeno nelle stanze di piazza della Repubblica.
Anzi, è andata talmente bene che hanno promesso ci saranno altri edizioni. Lo sguardo di Maria d’ora in poi perciò, avrà un puntino in più da osservare, anche se distante un paio di chilometri da quelli che è abituata a vedere da decenni, comunque bellissimi e suggestivi ogni anno sempre di più. (S.C.)