Circa 100 lavoratori addetti alla manutenzione degli impianti tecnologici dovrebbero essere assorbiti dalla Antas SpA, aggiudicataria dell’appalto che dal 1° ottobre vedrà la gestione e manutenzione degli impianti tecnologici passare sotto la sua responsabilità. Le Organizzazioni Sindacali esprimono preoccupazione per l’ennesima battaglia finalizzata a conservare il lavoro senza lasciare nessuno a casa.
Avezzano – Interinale, è un termine edulcorato per dare al lavoro provvisorio, spesso precario e talvolta sfruttato, una declinazione più rassicurante, che mette in pace la coscienza di chi legittimamente vi ricorre, da quando, la deregolamentazione dei contratti di lavoro, ha trasformato le persone in commodities.
Questo evidentemente pone un tema immenso, circa la tutela dei lavoratori, spesso altamente qualificati, che faticano sempre più a vedersi riconosciuti i loro diritti. Quanto sta accadendo nella ridefinizione delle attività manutentive degli impianti tecnologici presso la ASL1 Abruzzo, sembrerebbe rientrare proprio in questa fattispecie.
La Antas SpA è aggiudicataria dell’appalto, che dal 1° ottobre vedrà la gestione e manutenzione degli impianti tecnologici passare sotto la sua responsabilità. A tal proposito le Organizzazioni Sindacali hanno fatto sapere che saranno al fianco dei circa 100 lavoratori operanti nella ASL01 Abruzzo, a combattere quella che definiscono – l’ennesima battaglia per conservare il lavoro senza lasciare nessuno a casa. –
I sindacati sottolineano il valore aggiunto di queste maestranze, che garantiscono 365 giorni l’anno per 24 ore al giorno, il servizio di manutenzione negli ospedali e nei presìdi medico-sanitari, malgrado una gestione, che definiscono “vecchia e approssimativa”, da parte delle strutture manageriali. Negli ultimi 8 anni sarebbero stati cambiati 3 datori di lavoro e, dal 1° ottobre, si cambierà di nuovo.
I referenti sindacali provinciali, Giampaolo Biondi e Antonello Tangredi per la Fim-Cisl, Elvira De Sanctis per la Fiom-Cgil, Luigi Antonetti e Andrea Frasca per la Filcams-Cgil e Cristina Santella per la Fillea-Cgil, in una nota congiunta, spiegano che al di là del cambio di casacca e dei regolamenti interni, ogni cambio vuol dire azzerare gli scatti di anzianità, vedersi liquidare il T.F.R. e rimettersi a lottare per mantenere il livello professionale acquisito precedentemente.
«Tutto questo avviene con l’avallo della Direzione Generale.» Scrivono le Organizzazioni Sindacali. «Perché, probabilmente, conviene così, e così deve essere, per volere di una politica sempre più miope nella scelta di Direttori Generali, e sempre meno vicina agli interessi della Società Civile.»
Il sindacato, dopo aver esaminato la delibera ASL del 21 luglio, relativa all’appalto, ha ritenuto di intervenire intravvedendo nel testo della stessa, il pericolo di un drastico ridimensionamento del personale dedicato alla manutenzione. Le sigle sindacali ritengono che questa operazione metterebbe in discussione il lavoro, i lavoratori e i servizi. Per loro, in questo ennesimo cambiamento, che vede l’ingresso dei lavoratori in una S.p.A. o in una consociata, non ci sono sufficienti garanzie di tenuta occupazionale futura.
Per tale ragione è stato chiesto un incontro urgente alla ASL1 e alla ANTAS S.p.A. Questo quanto riferito dalle OO.SS., ma sembrerebbe che l’azienda si sia resa disponibile solo per un incontro in videoconferenza il prossimo 30 agosto mentre la Asl1 non avrebbe risposto. Ritenendo tuttavia essenziale un confronto in presenza, i referenti provinciali dei sindacati hanno deciso di respingere la disponibilità della Antas Spa.
La mancata risposta della ASL1 e l’indisponibilità della Antas Spa a un confronto in presenza, ha indotto le OO.SS. alla proclamazione dello sciopero di 8 ore per il 09.09.2021, con le modalità che saranno comunicate, in ottemperanza alle disposizioni di legge, in materia di servizio nei pubblici servizi.