Sciopero dei benzinai dal 24 al 27 gennaio: “Il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori”

Le polemiche scatenate dal recente aumento del prezzo dei carburanti, generato dalla decisione del governo Meloni di non prorogare lo sconto di 18 centesimi al litro come predisposto da Draghi nel 2022, continuano ad alimentare dibattiti e discussioni. Da parte loro i benzinai, aderenti a Faib, Fegica e Figisc/Anisa, hanno deciso che dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 fino alle 07.00 del 27 gennaio 2023 saranno in sciopero.

In una nota, le associazioni di categoria dichiarano la propria contrarietà alla “scelta di eliminare di colpo il taglio delle accise che ha causato l’aumento dei prezzi dei carburanti“. Attraverso la protesta, i gestori degli impianti vogliono “ristabilire la verità e porre fine all’ondata di fango scatenata dal Governo contro una intera categoria di lavoratori, solo per cercare di coprire le proprie responsabilità politiche e la scelta di eliminare di colpo il taglio delle accise che ha causato l’aumento dei prezzi dei carburanti“.

Il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati” continuano i rappresentanti di categoria “È stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa. Quindi è stato dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del governo. Si preannuncia un presidio sotto Montecitorio. Vengono beatificati i trafficanti di illegalità che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all’erario oltre 13 miliardi di euro l’anno“.

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